Kitabı oku: «Storia vecchia: Commedia in due atti», sayfa 2
MANFREDO
Sentiamo prima il tuo parere.
BERTA
Grazie… Io, malgrado la sorte mi abbia destinato un marito… come lei… io non mi lagno… Vuoi che te ne dica il perchè?
MANFREDO
Sentiamo.
BERTA
I perchè sono molti. Prima, perchè mi piaccio; sono svelta, elegante, bella, buona, buona!.. e poi mi chiamo Berta, mentre potevo chiamarmi Carlotta… figurati… se mi chiamassi Carlotta! e poi sono marchesa… e ci tengo… e poi, tu hai un castello grandioso, ed io ho un quartierino simpatico in città… Se l'avessimo a Firenze il castello! che bella cosa… con tanta distesa di campagna dattorno!
(Manfredo sorride)
BERTA
Tu hai qualche cosa.
MANFREDO
Perchè?
BERTA
Perchè non hai sorriso bene. Dunque… A che ora parte il tuo duca?
MANFREDO
Alle tre.
BERTA
E non verrà più nessuno?
MANFREDO
Credo di no… tanto più…
BERTA
Tanto più?..
MANFREDO
Tanto più che probabilmente devo partire ancor io.
BERTA
Perchè?
MANFREDO
Ho ricevuta una lettera… che mi chiama a Roma.
BERTA
A far che?
MANFREDO
Il ministro mi vuole.
BERTA
Perchè ti vuole il ministro?
MANFREDO
Per mandarmi in Baviera.
BERTA
A far che in Baviera?
MANFREDO
Ministro.
BERTA
Che bisogno hanno di un ministro quelli là? E tu ci vai?
MANFREDO
Non so.
BERTA
Colle tue opinioni?
MANFREDO
Che sai tu delle mie opinioni?
BERTA
So che la tua opinione sono io. Ecco la tua politica…
MANFREDO
Insomma, no, non ci andrò.
BERTA
Ah!
MANFREDO
Non andrò in Baviera, ma a Roma…
BERTA
Dacchè ricusi…
MANFREDO
Non importa… non posso scrivere un no, così asciutto asciutto.
BERTA
Non si scrive asciutto.
MANFREDO
Uh!.. Giudica tu stessa, ti darò la lettera del Terni. (Trae di saccoccia parecchie lettere).
BERTA (è appoggiata allo schienale della scrannadove lui è seduto)
Quanta roba avete sempre in saccoccia, voi altri uomini!
MANFREDO (non trova la lettera)
Dove sia?
BERTA
Ed io a vedere tante carte… mi sento nascere una curiosità… Oh!
(Manfredo nasconde la lettera di donna)
Perchè hai coperta subito quella soprascritta?
MANFREDO
Io?!
BERTA
Sì tu… Era una scrittura di donna.
MANFREDO
Oh!.. che!
BERTA
Sì sì sì… (Manfredo le mostra le soprascritte, tenendole in mano) Non quella, non quella… questa no… insomma c'era… l'ho veduta io… eccola qui…
MANFREDO
Ebbene?
BERTA
Ebbene, è scrittura di donna.
MANFREDO
Ma no… è di un amico.
BERTA
Dammela.
MANFREDO
Dite da senno, marchesa?
BERTA
O dammi la tua parola d'onore…
MANFREDO
Nè l'uno, nè l'altro… finchè ho creduto che scherzaste… ho scherzato… ora basta…
BERTA
Manfredo… è un capriccio, poni che sia un capriccio… ma non mi ricusare… sarebbe la prima volta… Dammi quella lettera…
MANFREDO
È un capriccio pericoloso. Se non valsi a destarvi sufficiente confidenza, perchè il più leggero nonnulla non vi abbia ad ingelosire…
BERTA (seria)
Oh! ingelosire… no.
MANFREDO
Non lesino sulle parole… ad insospettire.
BERTA
Senti, Manfredo, non ho sospetti, chi ti ha detto che io abbia sospetti? Ti domando che tu mi conceda questa piccola tirannia; lo sai che siamo tiranne noi; ci vuol tanto? Dammi quella lettera; quando vedrò che sei disposto a cedere, non abuserò della tua arrendevolezza… è un capriccio; ebbene, per noi sovente i capricci sono… me la dài…?
MANFREDO
E se fosse una lettera di donna?
BERTA
Non lo è… ne sono sicura che non lo è… e fosse anche…
MANFREDO
È una lettera di donna…
BERTA
Non importa… Se tu la serbi così gelosamente… potrò supporre, che so io… potrò supporre… Che se invece me la dài, mi basterà questa prova di sicurezza… per tranquillarmi… Non la leggerò.
MANFREDO
Non la leggerai?
BERTA (leggermente)
E che sono curiosa io? Sono impuntita… e null'altro… S'era tanto in pace… (Gli strappa rapidamente la lettera di mano) Ah!..
MANFREDO
Berta… Berta… rendimi quello scritto… è indegno… rendetemi…
BERTA
Quello scritto è qui… ed è scritto di donna; mi date la vostra fede che non c'è dentro nulla che mi possa toccare… ed io ve lo rendo…
MANFREDO
Non ho ceduto mai ad una minaccia.
BERTA (apre febbrilmente e legge; lungapausa, poi con voce calma)
Prendete… Chi è quella donna che non ha il coraggio di avere un nome?
MANFREDO
Non lo so.
BERTA
È giusto… Raggiungetela…
MANFREDO
Fu un'azione inqualificabile la vostra.
BERTA
Non mi fate rimproveri… Io non so chi abbia create certe comode leggi di discrezione e di delicatezza, e non le discuto… sento nella mia rettezza che non ho nulla a rimproverarmi. Non ho mentito io. (S'incammina).
MANFREDO
Berta… sentite…
BERTA
Non mi fate arrossire. (Esce).
SCENA IV
Manfredo, Alfonso
(Manfredo passeggia il palco scenico agitatissimo)
ALFONSO
E così?
MANFREDO
Sei tu? (Accennando la porta donde uscì Berta) Sa tutto.
ALFONSO
Oh! come è stata?
MANFREDO
Ha letta la lettera.
ALFONSO
Partirai lo stesso?
MANFREDO
Ho altro in testa che quella…
ALFONSO
Che cosa disse tua moglie?
MANFREDO
Nulla.
ALFONSO
Credi grave la cosa?
MANFREDO
La credo irrimediabile.
ALFONSO
Non hai fatto di tentare spiegazioni?
MANFREDO
Oh! sarebbe stato poco onesto ed inutile. Aveva proprio bisogno di scrivermi colei. Gli è che conosco Berta, e…
ALFONSO
Vuoi tu bene a tua moglie?
MANFREDO
L'ho sposata…
ALFONSO
Perchè ne volesse a te.
MANFREDO
O amore o non, è mia moglie e son sicuro che non me la perdonerà più. – E poi mi ha sorpreso che ricorrevo a sotterfugi con lei… capisci… ci ho fatta una bella figura. Il Marchese Terroni! Non rimpiango di aver perduto il suo amore; noi siamo troppo vecchi per tanta gioventù e tanta fede… mi pesava forse… Ma ho perduta la sua stima… e mi sta bene… (Dà un crollo di spalle) Oh!
ALFONSO
Già… bisogna vedere di accomodare ogni cosa.
MANFREDO
Impossibile.
ALFONSO
No… Basta che tua moglie possa farsi convinta che le vuoi bene.
MANFREDO
Oh! già…
ALFONSO
Eh! Se ne superano di maggiori difficoltà. Ci sei già riuscito una volta a convincerla, e poi, una donna non domanda altro; in fondo in fondo sono migliori di noi… e una volta sicura dell'oggi vai tranquillo, che il ieri è suonato… Ma bisogna farla sicura dell'oggi.
MANFREDO
È così facile teorizzare…! Mi basterà aprir bocca per esser creduto eh? Non c'è che dirsi: lo volli e schiavo.
ALFONSO
Mio caro, c'è qualcheduno più astuto della volpe: colui che l'acchiappa. Non ti consiglio mica di dire a tua moglie: Dimenticate quello che è stato perchè vi assicuro che vi amo. No… quantunque, quando vogliono credere… ma si fa nascere un'occasione… Se tu diventassi geloso?
MANFREDO
Ah! che ho voglia di scherzare io?
ALFONSO
Diciamo così… se lei… ti facesse geloso? Si tratta di condurti ad un segno tale che ti abbia a credere innamorato di lei…
MANFREDO
Berta sa… che troppo la rispetto per…
ALFONSO
Non la rispettar tanto… l'avrà più caro.
MANFREDO
E poi… è volgare… la gelosia…
ALFONSO
Giove s'è vestito da uomo tante volte. Dài retta, io dirò alla marchesa, che t'ho visto agitatissimo, che sapevo di quella lettera, che non credo ad una tua gran passione per la signora… Guglielmo… Quelle attenuanti che tu non potevi, io potrò suggerire… e le dirò… come conclusione, che ti abbia a mettere alla prova. Ti va? E se ce n'è di bisogno io rimango.
MANFREDO
Che m'abbia ad ingelosire di te?
ALFONSO
Intendiamoci… a fingere…
MANFREDO
Caro mio… me ne duole… e non vorrei che te ne avessi a male, ma capisco che non ci riescirò… mi sarà impossibile… anche fingere.