Kitabı oku: «La ragione in quarantena»
Rudolph Bauer
La ragione in quarantena
Il lockdown come abbandono della civiltà
e il fallimento della politica
ProMosaik 2022
Menzioni legali:
Una pubblicazione di ProMosaik LAPH, 2021.
Titolo originale della pubblicazione tedesca: Vernunft in Quarantäne, Der Lockdown als Zivilisationsbruch und Politikversagen, pad-Verlag, Bergkamen, 2021.
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EPUBLI
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Rudolph Bauer, traduzione italiana di Milena Rampoldi.
Introduzione
In questo libro vorrei presentare al pubblico italiano una scelta di saggi di Rudolph Bauer, sociologo, politologo e anti-militarista impegnato di Brema. In collaborazione con Bauer, in passato, avevamo pubblicato un libro di testi poetici e saggistici intitolato “Nel mezzo di una guerra, per un pacifismo radicale”. Il Dr. Bauer è professore universitario per la politica del welfare e i servizi sociali che tra l’altro analizza il settore dei servizi, le organizzazioni non-governative, tra cui le fondazioni.
Il titolo di questo volumetto, “la “ragione” in quarantena”, fa riferimento alla mancanza di soluzioni razionali al problema di un virus che diviene dunque la personificazione di una politica fallita. Per Bauer, infatti, il lockdown coincide con l’abbandono della civiltà.
Nel primo saggio incentrato sul “modello imprenditoriale” della fondazione Bill e Melinda Gates, attrice fondamentale nel contesto politico del coronavirus, Bauer mette in rilievo come questo volto filantropico del capitalismo non sia altro che un modello imprenditoriale ciclico che parte dalla distruzione della salute per poi ristabilirla, ottenendo enormi profitti per le proprie aziende. Alla fine del suo saggio su Gates, l’autore riprende una citazione di Karl Marx che già a suo tempo aveva intravvisto come “il socialismo della borghesia consiste proprio nell'affermazione che i borghesi sono borghesi e che lo sono nell'interesse della classe operaia”.
Il secondo saggio, intitolato “Nazi Doctors”, sulla base dell’opera di Robert Jay Lifton sui medici dell’epoca nazi-fascista, dimostra l’eterna ripetizione degli eventi storici. Infatti, l’approccio attuale dello stato tedesco analizzato da Bauer e volto all’eradicazione del virus riflette esattamente lo stesso atteggia-mento già presente nei medici dell’era nazista.
Un atteggiamento politico che mira alla distruzione totale di una malattia, alla sua eradicazione quasi maniacale, limitando i diritti fondamentali dei cittadini, per Bauer è un atteggiamento profondamente fascista al quale dobbiamo opporre resistenza.
L’idea del vaccino salvifico che distrugge la morte e supera il virus letale in verità non è che un’idea “commerciale”, presentata da una medicina che Bauer giustamente definisce come “fondamentalista”.
Direi che non sarebbe sbagliato coniare un termine quale quello del bio-fascismo fondamentalista in voga in una Germania che elimina ogni tipo di soluzione alternativa quale quella praticata in Svezia per arginare il virus.
L’articolo successivo, intitolato “L’intrigo del coronavirus” lo trovo particolarmente valido dal punto di vista metodologico e anche multidisciplinare. In esso, Bauer applica il paradigma degli intrighi di Richard Utz alla situazione attuale per superare la spiegazione basata sulla teoria della cospirazione.
Lo stato, visto in questo paradigma tripolare, riesce a far addormentare la popolazione, evitando che si opponga alle misure igieniche e medico-politiche imposte dall’alto.
Nell’ultima parte del libro Bauer propone un’analisi storica, letteraria, filosofica ed etimologica della maschera, giungendo ad alcune conclusioni sullo scopo della stessa.
La conclusione di Bauer è molto esplicita: Ci si deve opporre al dettame della maschera. Infatti, scrive, come la ribellione contro il requisito della maschera lanci un duplice segnale politico di sottofondo: Da un lato, si rivolta contro la sottomissione alla corona “coro-nata” (e “priva di corona”), contro il dominio e contro l’oppressione. D'altra parte, oppone resistenza ad una mentalità che già Adorno conosceva dall’esperienza nazifascista. Opporsi alle misure oppressive del coronavirus è dunque per Bauer e anche per me una lotta profondamente antifascista che dunque vale la pena di intraprendere affinché il passato non si ripeta.
Milena Rampoldi
Il “modello imprenditoriale” dei multimiliardari filantropi1
Senza dubbio Bill Gates e Warren Buffett si sono fatti un nome come filantropi. Entrambi sono multimiliardari. Hanno dato vita a delle importanti fondazioni, affermandosi come benefattori. Sono in stretti rapporti di amicizia. La fondazione del grande investitore Warren Buffett nel 2018 disponeva di un capitale della fondazione di 36 miliardi di dollari. Il fondatore, il cui patrimonio personale è stimato in altri 83 miliardi di dollari, nel 2006 annunciò che l'85% sarebbe stato donato a cinque fonda-zioni, quattro parti più piccole alle fondazioni dei membri della sua famiglia, ma la maggior parte alla fondazione di Bill e Melinda Gates2. Il fondatore di Microsoft Bill Gates, a sua volta, intende trasferire il 96 percento del suo patrimonio, attualmente stimato in 110 miliardi di dollari, alla Bill & Melinda Gates Foundation (BMGF) che prende il proprio nome da lui e da sua moglie3.
Il seguente articolo esamina in modo esemplare4 le attività di Bill Gates e Warren Buffett. In primo luogo, si descrivono gli approcci filantropici dei donatori. Rifacendosi all'esempio della BMGF, in cui è stata integrata una donazione di Buffett, si narra di una politica della fondazione la cui principale preoccupazione è quella di promuovere a livello internazionale gli sviluppi nei settori agricolo e medico. Nella sezione successiva dell’articolo, si presenta una selezione di investimenti finanziati con il patrimonio di Buffett e Gates e/o delle loro fondazioni e realizzati perseguendo l’obiettivo dell’aumento dei profitti, ovvero di una massimizzazione del patrimonio personale e/o del capitale della fondazione. Nella terza parte del presente articolo, si traggono le conclusioni per giungere ad una valutazione critica delle misure di investimento e della fondazione. Bill Gates e Warren Buffett sono socialisti?
1. I programmi delle fondazioni filantropiche dei multimiliardari
La fondazione Bill & Melinda Gates5, come risulta dalla sua presentazione, si suddivide in tre aree principali: sviluppo globale, salute globale e il programma United States. Quest’ultimo promuove soprattutto progetti nel campo dell'istruzione. Tra l’altro si sostengono delle iniziative a favore della digitalizzazione, finalizzate all’uso dei computer e di Internet nelle biblioteche pubbliche. Inoltre, vengono assegnate delle borse di studio a giovani provenienti da famiglie bisognose affinché i giovani ritenuti meritevoli di sostegno abbiano la possibilità di frequentare la scuola secondaria. L’impegno della Fondazione Gates nel settore degli aiuti allo sviluppo agricolo promuove misure agricole e i rispettivi progetti di ricerca e sviluppo. Fino al 2011 per i progetti nel settore degli aiuti allo sviluppo agricoli sono stati messi a disposizione circa 1,8 miliardi di dollari. Il progetto più ampio, finanziato dalla fondazione, si chiama “Alliance for a Green Revolution in Africa“ (AGRA). L'alleanza è stata fondata nel 2006 con i fondi delle fondazioni Gates e Rockefeller6. Inoltre, vi erano degli importi più elevati, messi a disposizione per il programma “Harvest Plus”. Questo programma serve allo sviluppo di metodi di riproduzione per piante arricchite di sostanze nutritive, nonché per progetti a favore dello sviluppo di specie di mais resistenti alla siccità e varietà di grano resistenti ai parassiti vegetali quali ad esempio l’uredinale. Altri progetti sono volti alla promozione di studi longitudinali rappresentativi a livello nazionale, al sostegno delle donne nello studio delle scienze agrarie e al sostegno di iniziative di riforma nei singoli paesi africani, nonché al sostegno dei produttori di caffè e di latte e alla facilitazione dell’accesso al mercato per i piccoli contadini. Nel settore della salute globale, la Gates Foundation, secondo i suoi rapporti, promuove il trattamento e la lotta contro le malattie. Sono previsti dei finanziamenti a favore di progetti di assistenza ai malati di AIDS in Botswana e fondi per programmi di vaccinazione per i bambini in India e Africa. La BMGF mette a disposizione vaccini contro poliomielite, difterite, pertosse, morbillo e febbre gialla. Finanzia progetti di ricerca per lo sviluppo di nuovi vaccini contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria. Gates nel 2005 ha donato altri 258,3 milioni di dollari per la lotta alla malaria. Nel 2009 ha donato 255 milioni di dollari al Programma Rotary per l'eradicazione della poliomielite a livello internazionale. Nel 2010 la BMGF ha annunciato di voler donare un totale di 10 miliardi di dollari per lo sviluppo di nuovi vaccini entro il 2020.7
Altri esempi di donazioni da parte della BMGF nel settore della promozione della salute sono: 1,5 miliardi di dollari a favore della “Global Alliance for Vaccines and Immunization” (GAVI)8 (qui il fondatore, a sua volta suo fondatore nel 1999, dispone di una sede permanente e di una rispettiva influenza in seno al consiglio di sorveglianza); l’Organizzazione mondiale della sanità OMS9 il cui budget nel 2018/19 era finanziato al 12 percento (210 milioni Euro) dalla Fondazione Gates che lo aveva previsto per determinati programmi; a favore dell’Ospedale Universitario Charité di Berlino10; a favore del laboratorio interno di sviluppo dei test della clinica $ 250.000; a favore dell’azienda biotecnologica privata Biontech11 per la sua ricerca sui vaccini contro l’HIV e la tubercolosi; a favore di “Therapeutics Accelerator”, un’organizzazione fondata dalla Gates Foundation, da Mastercard e Wellcome Trust12 per accelerare lo sviluppo di un vaccino contro il Covid 19; a favore della FIND, una fondazione per la nuova diagnostica innovativa, il cui sponsor principale è la BMGF; e a favore della “Coalition for Epidemic Preparedness” (CEPI), fondata nel 2017 dei governi di Norvegia e India e dal World Economic Forum (FMI)1314 (questa organizzazione, oltre ad una donazione di 92 mil. di dollari, ha anche ottenuto il 20% del capitale iniziale); ed infine, senza essere la meno importante, a favore della conferenza dei donatori “Coronavirus Global Response”, organizzata di recente dalla Commissione dell’Unione Europea, e alla quale parteciparono 40 paesi e donatori privati - tra cui la Bill & Melinda Gates Foundation - per raccogliere ben 7,4 miliardi di euro.
Nel mese di febbraio del 2020, Bill Gates ha annunciato che la sua fondazione avrebbe donato circa 100 milioni di dollari per le misure volte a rispondere a livello globale alla pandemia del coronavirus. Nel mese di marzo del 2020, ha annunciato che la sua fondazione, in cooperazione con Wellcome e Mastercard, avrebbe investito fino a 125 milioni di dollari nello sviluppo di farmaci per il trattamento del Covid-19. Con 46 mil. di Euro, la Bill & Melinda Gates Foundation sostiene l'azienda biofarmaceutica Curevac, con sede a Tubinga in Germania, che sta sviluppando un vaccino contro il coronavirus.15 Gates si è espresso a favore dello sviluppo di massa di un vaccino contro il coronavirus.16
Inoltre, la Fondazione Gates sostiene i media nazionali nel contesto di una campagna d'immagine - in Germania sono stati finanziati i quotidiani Der Spiegel e Die Zeit - al fine di parlare dell’importanza di questi progetti sviluppati per servire gli interessi di Bill e Melinda Gates.
In sintesi, si può affermare quanto segue: La maggior parte degli attuali progetti di salute e sviluppo in tutto il mondo è dovuta all’impegno della Fondazione Gates e ai suoi programmi di finanziamento. Il capitale della fondazione della BMGF viene incrementato dalla donazione di ulteriori fondi provenienti dal patrimonio dell'imprenditore e investitore Warren Buffett. I numerosi progetti, soprattutto nel settore medico e agricolo, in parte vengono finanziati in modo diretto e incentrato sulla realizzazione pratica. In parte, a livello della loro concezione, vengono sostenuti da programmi di ricerca, implementazione e sviluppo.
Infine, una rete di organizzazioni overhead si occupa della guida e della supervisione. Non si deve affatto sottovalutare il contributo della BMGF e dei loro fondatori alla genesi medica e nutrizionale della popolazione mondiale, soprattutto al mantenimento e ancor di più al ripristino della propria salute. Mediante questa giustificazione ufficiale, Bill Gates sottolinea l'importanza della promozione del business agroalimentare e dell'industria alimentare e delle bevande attraverso la sua fondazione.
Le decisioni di investimento a scopo di lucro dei benefattori
L'interesse globale di Bill Gates per i finanziamenti non si applica solo ai singoli progetti e alle organizzazioni non governative sostenute dalle donazioni di carattere monetario. Quello che interessa soprattutto a Gates e/o alla sua fondazione sono singole imprese commerciali, attive ad esempio nei settori della produzione di macchine agricole e della ricerca e dello sviluppo farmaceutico, nonché fornitori nel settore del mercato farmaceutico. La loro promozione avviene mediante degli investimenti mirati e l'acquisizione della maggioranza delle loro azioni. Uno tra gli obiettivi principali degli investimenti di capitale consiste nell’aumento del profitto delle azioni acquisite, ovvero nella massimizzazione del patrimonio personale e/o del capitale della fondazione. L’obiettivo caritatevole è secondario. La pratica di finanziamento della BMGF in questo contesto si sovrappone a quella di Warren Buffett17. Come quest’ultimo è legato ai programmi di Gates, incrementando il patrimonio della BMGF mediante il suo patrimonio, anche Gates con la sua fondazione partecipa alla società di investimento di Warren, la società Berkshire Hathaway (BH)18, investendo il suo capitale in essa. La holding statunitense BH comprende un totale di oltre 80 società. La BH possiede quote sostanziali in più di 25 società. Con una quota di partecipazione di circa 16 miliardi di euro e il 27 percento delle azioni, BH è rappresentata nella più grande azienda di alimenti e bevande del mondo, la società The Kraft Heinz Company. Dell’impero di Warren Buffett, presumibilmente “un fan dichiarato di fast food e cola”19, tra l’altro fa parte il ketchup di Heinz, i cibi pronti “Macaroni and Cheese” di Kraft, la gamma Capri Sun, Oscar Mayer Hot Dogs e bevande quali Pepsi e Coca. Negli anni '80, Buffett ha fatto notizia per aver accumulato partecipazioni importanti del produttore di bevande Coca Cola20 (valore di investimento di circa 15 miliardi di euro). Nel 2009 Buffett ha acquisito quote di Dow Chemical per 3 miliardi di dollari. Altri investimenti azionari della holding BH di Buffett includono assicurazioni, l’industria farmaceutica e John Deere21, leader mondiale nel settore della tecnologia agricola. Deere produce macchinari agricoli e forestali, attrezzature per la lavorazione della terra, macchine edili e motori. Berkshire Hathaway ha attualmente investito altri 5 miliardi di dollari nel settore dell'investment banking e nella società di commercio di titoli Goldman Sachs22. L’aspetto che colpisce quando si analizzano le partecipazioni di Warren Buffett è la reputazione estremamente problematica di alcune delle società in cui Buffett investe come azionista. Questo si può dire soprattutto della società Dow Chemical, che, in collaborazione con la società Bayer, aveva raggiunto una notorietà ingloriosa come produttrice dell’agente chimico defogliatore Agent Orange. Fin dal suo uso diffuso durante la guerra in Vietnam fino ad oggi, il veleno silenzioso della diossina è stato responsabile di massicce malformazioni, tumore e immunodeficienza.
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