Kitabı oku: «Connor», sayfa 2
Capitolo 2
Connor
Prendo il caffè sulla terrazza del mio chalet come ogni mattina, quando ne ho la possibilità. Sono spesso in viaggio per lavoro e questo posto è la mia oasi di pace. L'esterno è tutto in legno, dalla base al tetto, e attrezzato in modo da accogliere l'intero branco, con tavoli e sedie sparsi qua e là nella parte anteriore dell'edificio. Impossibile indovinare, vista da qui, la funzione originale di questo luogo. È un posto tranquillo, nel mezzo di un bosco, ideale per il ghepardo mutaforma che sono. Ho bisogno di verde e spazio per sentirmi libero e distendermi, e di miei simili per il contatto sociale. È per quest'ultima ragione che il mio chalet non è isolato nel bel mezzo del nulla come a volte ne sento il desiderio, ma vicino ad altri dello stesso stile; senza però essere addossati gli uni agli altri, permettendoci così una certa privacy.
Sento dei movimenti provenire dall’ am-biente circostante: porte che sbattono e foglie che scricchiolano sono il peso di passi. I miei luogotenenti, così come il mio beta, verranno presto a trovarmi per il nostro rituale quotidiano: correre e azzuffarci nella nostra forma animale. A volte dei membri dominanti del branco si uniscono a noi per mantenersi in forma. Questo è importante per la coesione di squadra ed essenziale per rafforzare i legami nella tribù. Dopotutto, siamo un clan fuori dal comune. L'unico clan che riunisca mutaforma di specie differenti. Amo questi momenti di calma dove diamo libero sfogo alla nostra parte animale.
“In forma, Connor?”
“Abbastanza e tu?”
“Mah, come una mattina in cui mi sveglio solo nel mio grande letto.”
Pfff, Nate è incorreggibile. Se dorme da solo, senza una donna che gli scaldi le lenzuola, è di cattivo umore. Tuttavia, qui le regole sono ferree e le stesse per tutti: nessun estraneo, o estranea in questo caso specifico, sul nostro territorio. È una questione di sicurezza. Questo territorio è un rifugio per molti di noi ed è impossibile accedervi senza essere autorizzati. E dal momento che non siamo usciti da diversi giorni, dalla fine della nostra ultima missione in realtà, Nate sta iniziando a sentirsi solo.
“Stasera usciremo, se vuoi. Potrai avere un’orsa in calore.”
“No, non un’orsa, sono troppo insistenti. Ogni volta si aspettano una storia seria ed è fuori discussione. Preferisco aspettare quella giusta, l'unica fatta per me.”
Capisco il punto di vista di Nate. Come animorphs, sappiamo che abbiamo un'anima gemella da qualche parte su questa terra. Sfortunatamente, pochi la trovano e non è raro che un mutaforma decida di unirsi a qualcuno che non è destinato a lui, ma che lo rende felice. Io sono come Nate: sto aspettando la donna perfetta per me. Sono convinto che se me la merito, il destino la metterà sulla mia strada. Il mio beta arriva in questo momento e si unisce alla conversazione.
“Come tutti noi, amico. Non è vero, Connor?”
“Esatto. Ciao Sean. Gli altri arrivano?”
“Liam e Owen hanno trascorso la serata in città. Li conosci, sicuramente fanno fatica ad alzarsi dal letto della loro conquista del giorno. Non dovrebbero tardare.”
Mah, questo resta da vedere. Staranno ancora smaltendo la sbornia.
“Ok, ragazze, cominciamo.”
Adoro prenderli in giro, per spronarli. In realtà, sono formidabili combattenti ─ agguerriti come me ─ e degli amici leali. Metterei la mia vita nelle loro mani senza esitazione. Ci spogliamo rapidamente per non disintegrare i vestiti e prendiamo la forma del nostro animale. La mia bestia è felicissima di stare sulle sue quattro zampe e non perde tempo: balza sul leone di fronte a noi, che risponde con un colpo di zampa, molto più grande della sua. È ben più imponente di noi, ma il mio animale è più agile e veloce. Ciascuno ha i suoi punti di forza. Sean e io ci giriamo intorno, cercando reciprocamente una falla nella difesa dell'avversario, quando l'orso di Nate ci carica e ci fa rotolare contro un albero. La sua tecnica preferita: la palla da demolizione. Nate non è molto delicato, ma funziona. Grrr, mi verrà un livido. Me la pagherà questo ciccione. Contro un grizzly, la cosa più intelligente da fare è correre per farlo stancare. Un mastodonte di oltre trecento chili è formidabile quando carica, ma non ha certamente la resistenza del mio felino. Il mio animale è il più veloce del mondo, sono imbattibile nella corsa.
Bisogna però che abbia il tempo di lanciarmi. Mi preparo tra due alberi mentre echeggiano gli scrocchi d’ossa caratteristici di una metamorfosi. I ritardatari devono essere finalmente usciti dal loro coma etilico e non stanno perdendo tempo a unirsi a noi. Il gioco si fa più tosto. Un enorme lupo grigio mi colpisce al fianco destro giusto prima che io prenda velocità, mentre una magnifica pantera nera, tanto leggiadra quanto furba, mi afferra la zampa posteriore sinistra per farmi cadere di lato. Liam e Owen sono abituati a lavorare in coppia e hanno le loro tecniche di attacco.
Fortunatamente, il mio compagno è alto più di due metri. Nate salta e si lascia cadere pesantemente su Liam, che geme sotto il peso. L'orso non è davvero delicato. Quando vedo una piadina grigia sepolta da una montagna pelosa di un marrone brillante, sono felice di non essere il suo bersaglio. Ne approfitto per afferrare Owen per la pelle del collo e lo costringo a indietreggiare. Sean si lancia allora nella mischia, ruggendo. Tutti insieme formiamo un'enorme palla di pelliccia gialla, nera, marrone e grigia, maculata in alcuni punti. Difficile distinguere chi graffia chi o cosa.
Combattiamo, mordiamo e corriamo gran parte della mattina prima di riprendere la forma umana fuori dal mio chalet, coperti di ciuffi di peli, sangue e bava. Per un estraneo, la scena che offriamo potrebbe essere allarmante. In realtà, le nostre ferite sono solo superficiali. Lo scopo dell'esercizio non è quello di ferirci gravemente, ma di acquisire nuove tecniche e nuovi riflessi, nonché di migliorarci nell'arte del combattimento. Tra poche ore non apparirà più nulla. Prendo il getto d'acqua e ci risciacquo senza ulteriori indugi. Abbiamo comunque poca paura del freddo: il nostro sangue è più caldo di quello umano, proteggendoci dalle variazioni di temperatura. Poi ci sediamo fuori con una birra per fare il punto sull’allenamento.
“Bel lavoro ragazzi. Liam, Owen, abbiamo fatto le ore piccole?”
“Mi dispiace Connor, ma quella ragazza era troppo sexy e…”
“Non ho bisogno dei dettagli Owen, grazie. Eravate meno in forma, più lenti del solito. La forza non è tutto in caso di attacco. Fate delle gaffe.”
A volte sono duro, ma la nostra sopravvivenza dipende da ciò. E mi preoccupo per ciascuno di questi zucconi, anche se non lo ammetterei mai.
“Rilassati Connor, non abbiamo missioni in questo momento.”
Ah, l'ottimismo di Nate. Del gruppo, è la forza tranquilla e il difensore degli oppressi. Come se questi ragazzi avessero bisogno di essere difesi.
“Lo so Nate, ma non durerà, non dura mai.”
Sean non dice una parola, sa che ho ragione. È il mio beta, il mio braccio destro, e si incarica delle missioni secondarie quando io non sono disponibile. Si concede ancora meno tempo libero di me e io me ne concedo già poco. E proprio come per me, questo lavoro è tutta la sua vita e la sua ragione di esistere su questa terra. D’altra parte è lui che ci ha riuniti, anche se abbiamo tutti ragioni personali per essere qui. Noi cinque rappresentiamo la piccola tribù degli Angeli Guardiani. Naturalmente ci sono altri membri, ma noi siamo i più importanti e i più forti. Io sono il capo, l'alfa. Sono responsabile di tutti e prendo molto sul serio questo ruolo. Gli ultimi tre presenti al mio fianco sono i difensori del branco, i miei luogotenenti. Hanno un ruolo altrettanto essenziale che il mio. Senza noi cinque, niente più tribù. Diventerebbe vulnerabile e scomparirebbe rapidamente.
Il nostro lavoro, grazie a sovvenzioni considerevoli, ci consente di mantenere il clan e ci ha garantito questo territorio, un’ex base militare umana altamente fortificata. Ma ciò vale solo a condizione che noi restiamo in vita per fare il suddetto lavoro. E non è un lavoro senza pericoli. Siamo al servizio del governatore per i casi in cui la polizia umana sia sopraffatta dagli eventi. Ci occupiamo solo della protezione dei testimoni nelle indagini che riguardano dei mutaforma. Gli umani non possono competere con un animorph arrabbiato e determinato. A cosa servono dei pugni contro degli artigli e delle zanne che possono farti a pezzi in meno di un secondo?
Combattiamo quindi i nostri per far prevalere la giustizia, in sostituzione dei fateliani scomparsi. Siamo la specie più forte della terra e ritengo, come i miei compagni, che ciò non ci ponga al di sopra della legge. Bisogna, però, che i testimoni siano vivi per poter apparire in tribunale, ed è qui che entra in gioco la mia squadra. La maggior parte delle persone che abbiamo salvato, spesso dal loro stesso branco ─ alcuni alfa amano gli eccessi e l'oppressione ─ si è stabilita qui da noi. Così è nata questa tribù.
Capitolo 3
Connor
Ecco, cosa ho appena detto a Nate? Quasi fossi un veggente, o che il governatore mi avesse sentito. Sapevo che il mio telefono non squillava da troppo tempo.
“Buongiorno governatore. Come sta?”
“Bene, ma bando alle chiacchiere. Abbiamo un problema.”
Come sempre; non mi avrebbe chiamato diversamente. Le sue telefonate non sono mai per dare delle buone notizie. Ma il suo tono mi rende nervoso e mette i miei sensi in allerta. Il governatore non è mai preoccupato. Teso, stressato, sì, ma mai ansioso e oggi potrei quasi sentire l'odore della sua paura attraverso il ricevitore. I miei amici notano immediatamente il mio cambiamento di postura: mi sono irrigidito, il mio istinto in allerta; e ritornano immediatamente seri, aspettando informa-zioni sulla loro prossima missione.
“La ascolto.”
“C'è stata un’aggressione in un ospedale umano. Un lupo che era stato ricoverato quella mattina è stato ucciso.”
È piuttosto insolito che un mutaforma finisca all’ospedale, per di più un ospedale umano, ma a parte questo…
“Ok, ma non posso fare più nulla per lui adesso.”
“Ovviamente, ed è in corso un'indagine per scoprire le ragioni del suo stato pietoso quando è arrivato. Ma voi potreste aiutare un'infermiera che era al suo capezzale.”
“Certo. Lo conosceva? Di quale tribù fa parte?”
“Per quanto ne sappia, non conosceva la vittima e non appartiene a nessuna tribù. È un essere umano ed è in coma. È stata attaccata dai mutaforma venuti per finire il lupo.”
Mi alzo dalla sedia e inizio a camminare avanti e indietro. Questa storia non è normale.
“Come ha detto, scusi? Di solito, i clan non si prendono nemmeno la pena di minacciare gli umani, poiché questi ultimi hanno troppa paura delle loro rappresaglie per testimoniare contro di loro, figuriamoci attaccarli! Finora abbiamo protetto solo dei mutaforma. Perché ferire questa donna umana?”
“È ciò che dovrete scoprire, oltre a proteggerla. Sono fuggiti e l'hanno lasciata lì moribonda solo a causa delle guardie di sicurezza, che sono arrivate con le armi spianate. Le guardie sono state costrette a sparare più volte affinché i mutaforma si decidessero a mollare la loro vittima. La sicurezza ha individuato diversi mutaforma di guardia attorno all'ospedale, dopo l’aggressione della signorina Slat una settimana fa. Si pensa che stiano cercando di scoprire se è viva o se soccomberà presto alle sue ferite. E, quando scopriranno che è sopravvissuta, potrebbero voler finire il lavoro. Dobbiamo assolutamente evitare che scoppi una guerra tra umani e mutaforma. Gli umani non se ne staranno buoni senza combattere se il caso diventerà di dominio pubblico.”
“Va bene. Mi invii l'indirizzo. Partiremo entro un'ora.”
Questo è un caso strano. Sarà il primo essere umano a beneficiare della nostra protezione. Non che cambi qualcosa, rispetto la vita di tutti: umano o mutaforma, è lo stesso per me. Ognuno ha un posto sulla terra e un ruolo da ricoprire. Perché mai dei mutaforma vorrebbero la morte di un'infermiera? Cosa la rende tanto importante al punto da voler essere sicuri della sua morte, a rischio di scatenare una guerra? Non ha alcun senso.
“Connor, qualche problema?”
“Non so, Sean. Questa missione è insolita. Dobbiamo proteggere un’umana quasi ammazzata dai mutaforma.”
“Perché un clan dovrebbe farlo?”
“Questa è la domanda da centomila dollari alla quale bisognerà trovare la risposta. Il governatore teme una guerra tra i due popoli. Il che potrebbe accadere se un branco attacca un ospedale umano. Potremmo essere fisicamente più forti, ma non siamo invincibili. Gli umani potrebbero spaventarsi e sparare su tutti gli animorphs che incontrano. Sean, ti affido il branco. Voialtri, partiamo tra un'ora.”
Recupero la mia borsa in camera senza perdere tempo, voltando e rivoltando gli eventi nella mente senza capirne il senso.
***
Il viaggio fino all’ospedale sarà durato tre ore in aereo più trenta minuti in auto. Avete mai visto delle belve su un aereo? È come mettere un leone in gabbia. Non va bene. Non siamo fatti per volare. Arriviamo così all’ospedale stressati, nervosi e un tantino aggressivi. Avremmo bisogno di liberare gli animali per alleviare la pressione. Sfortunatamente, i mutaforma che vedo appostati fuori senza alcuna discrezione, mi confermano che la situazione è instabile e pericolosa, per cui la libertà aspetterà.
“Buongiorno signori. Sono Georges Writ, il direttore di questa struttura. Sono contento che siate qui. Il governatore ha piena fiducia in voi e ha tessuto le vostre lodi. Spero che possiate risolvere questo mistero prima che le cose ci sfuggano di mano. Il personale è molto nervoso con la presenza dei mutaforma all'esterno. Vi porto dalla signorina Slat, l'infermiera ferita.”
Annuiamo e ci guardiamo intorno. Sono sicuro che i mutaforma ci abbiano individuati. Io, in ogni caso, li ho percepiti. Lupi.
“Può dirmi se qualcun altro, oltre all'infermiera, è stato ferito?”
“Un medico e una delle sue colleghe infermiere sono stati messi fuori combat-timento, ma nulla di comparabile a quello che hanno fatto alla signorina Slat. Si sono proprio accaniti contro quella povera donna. Come se fosse il loro obiettivo principale. Sarebbe morta senza l'intervento delle guardie. Sono state costrette a fare fuoco sugli aggressori che allora sono fuggiti.”
“È disponibile qualcuno dei testimoni per darci la sua versione? Magari un dettaglio ci aiuterà a capire cosa è successo esattamente.”
“Certo. Vi mando l'infermiera che era presente quel giorno. Vi raggiungerà nella camera della sua collega.”
L'infermiera di fronte a me è in cattive condizioni, per quello che vedo. Un braccio ingessato e delle bende che arrivano fin sotto la camicia dell'ospedale, oltre alle ferite nascoste dal lenzuolo. Hanno davvero cercato di assassinarla. Sembra così fragile, così dolce. Chi mai vorrebbe prendersela con una ragazza così carina e minuta? Certamente non li ha provocati. Qualcosa mi sfugge.
Una giovane donna bionda con un livido sulla tempia entra e mi fa uscire dalla mia contemplazione. Tendo a essere claustrofobico quando ci sono troppe persone in una piccola stanza. Faccio dunque segno a Owen e Liam di uscire e sorvegliare il corridoio. Farò loro un riassunto più tardi.
“Salve. Sono Ashley, amica e collega di Sevana.”
“Connor. Può dirmi cosa è successo alla sua amica?”
“In realtà no. Quei due individui sono entrati e mi hanno messa subito fuori combattimento, quando li ho informati che non potevano restare qui. Sono stata incosciente per tutto il tempo. Non ho assistito all'aggressione. Tutto quello che posso dirle per certo è che sono venuti per il paziente, inizialmente. Quando sono entrati lo fissavano e hanno ignorato gli altri.”
Questo è più plausibile di quello che è successo dopo. Resta da sapere perché gli eventi sono poi degenerati e le risposte sono necessariamente legate alla donna sdraiata su questo letto.
“Va bene. Allora mi parli della sua amica.”
“Sevana è eccezionale e davvero brava in questo lavoro. Tutti la apprezzano.”
La sento a disagio. Si torce le mani ed evita il mio sguardo. Sono sicuro che mi stia nascondendo qualcosa.
“Mi dica tutto quello che sa, se tiene davvero a lei.”
“Siete davvero qui per proteggerla? Chiunque sia e che cosa possa fare?”
Strana domanda. Sembra che abbia paura che cambierò idea quando ascolterò la sua risposta.
“Lavoro con il governatore a questo scopo. Farò tutto il possibile per assicurare la sua sopravvivenza. Nessuno merita di subire quello che ha passato.”
L'infermiera mi guarda negli occhi, come per sondare la mia anima, e riprende:
“Lei è unica. È la migliore qui. Sa sempre in anticipo quando un paziente peggiorerà.”
L'infermiera mi sussurra allora una frase che mi fa sussultare il cuore.
“Ha un dono.”
Io e Nate ci guardiamo. Non sono sicuro di capire. È impossibile, ma io sono uno degli ottimisti che sperano che dei fateliani si nascondano tra noi, che alcuni dei loro figli siano sopravvissuti. Probabilmente pen-siamo la stessa cosa, perché inaliamo profondamente allo stesso tempo. No, nessuna traccia olfattiva di magia. Non c’è da meravigliarsi, i fateliani sono scomparsi quando ero solo un bambino. Sento solo il forte odore dei farmaci, che mi fa starnutire. Un'ultima domanda confermerà se siamo sulla strada sbagliata.
“La signorina Slat ha una particolarità fisica?”
“Un difetto intende? No, a parte il fatto che è molto carina e ancora single…”
Dovrò essere più specifico.
“Ehm, niente che riguardi gli occhi?”
“No, bellissimi occhi azzurri, ma questo è tutto. Potrà constatarlo lei stesso questa sera. Il coma è artificiale. I farmaci sperimentali funzionano bene su di lei, pertanto abbiamo ridotto le dosi affinché si svegli.”
“Grazie per le informazioni, Ashley.”
L’infermiera esce dopo aver verificato le condizioni della sua amica.
“Questa storia è strana, Connor. Come può avere premonizioni senza essere una profetessa? In assenza di magia, per di più.”
“Non lo so. Dovremo aspettare che si svegli per scoprirlo.”
Dei rumori assordanti nel corridoio ci fanno alzare gli occhi da Sevana.
“CONNOR, INTRUSIONE!”
Socchiudo la porta e noto con sgomento che i miei amici si sono trasformati e sono nel mezzo di una lotta contro dei lupi. Il nostro arrivo li ha informati che è viva e, soprattutto, protetta. Vogliono finire il lavoro prima che diventi irraggiungibile. Dobbiamo portarla fuori di qua il più rapidamente possibile.
“Nate, il corridoio è troppo stretto per trasformarti in orso. Porta l'infermiera e passa da dietro. Ci ritroviamo al SUV. Attento, deve rimanere in vita.”
Il mio compagno non perde tempo. Rimuove la flebo e i sensori dal suo corpo, prende la nostra protetta tra le braccia il più attentamente possibile, in modo da non aggravare le sue ferite, e mi segue per eseguire il piano. Io mi trasformo e mi lancio nella mischia mentre lui prende la direzione opposta, approfittando della confusione per passare inosservato.
Il mio ghepardo non perde tempo e morde direttamente un lupo al collo, perforandone gravemente la pelle e facendo uscire il sangue. La pantera al mio fianco apre l'addome del suo avversario con un colpo di artigli, spargendo le interiora, mentre il lupo di Liam respinge, come meglio può, la testa del suo avversario dalle zanne affilate. Owen ne approfitta per passare da dietro e sgozza l'attaccante del suo compagno. Tutti e tre i lupi sono morti, lasciando il pavimento del corridoio macchiato di sangue.
Riprendiamo la forma umana di fronte allo sguardo spaventato del personale dell'ospedale ─ che si era messo ai ripari ─ e ci ritroviamo come mamma ci ha fatti. Questo è l’inconveniente delle metamorfosi premature: i nostri vestiti non possono resistere. Prendiamo in prestito dei pantaloni dell'ospedale e raggiungiamo Nate, che indossa solo dei jeans, con un lupo morto ai suoi piedi.
“Un contrattempo?”
“Un furbetto stava aspettando accanto all’auto. Simpatiche le vostre tenute. Il verde mette in risalto la vostra carnagione.”
“Basta scherzare. Andiamocene prima che altri lupi ci piombino addosso.”
Mi metto alla guida, Nate al mio fianco, mentre Batman e Robin si sistemano nella parte posteriore, uno a ogni lato della donna per sostenerla, facendola sedere tra di loro nel miglior modo possibile. Sembra minuscola tra quei due colossi e ancor più vulnerabile. Liam mi sbatte in faccia una verità che già conosco:
“Non possiamo tornare alla base. Non sappiamo nulla di questa ragazza, è troppo ferita per sopportare il viaggio e, soprattutto, dubito che questo clan di lupi ci lascerà in pace. La vogliono morta e sono disposti a correre dei rischi per riuscirci. Attaccare un ospedale umano in pieno giorno è un segno di grande determinazione e di una grossa dose di follia. Ovvero: un branco incontrollabile è pericoloso.”
Penso esattamente lo stesso. Questo è il motivo per cui guido a rotta di collo ─ i miei occhi fissi sullo specchietto retrovisore per controllare che non ci stiano seguendo ─ verso un terreno a un'ora da qui, che il governatore ci ha messo appositamente a disposizione. Doveva essere il nostro rifugio temporaneo durante le indagini, alla fine sarà il nostro nascondiglio.
Non appena arriviamo, mettiamo Sevana Slat sul letto, coprendola delicatamente con la coperta, e ognuno di noi fa la doccia a turno per rimuovere l’odore della morte attaccato alla nostra pelle, che eccita i nostri animali. Devo mettere Sean al corrente degli ultimi colpi di scena. È l’investigatore della tribù, spero che possa fornirci qualcosa di utile.
“Chiamo Sean. Abbiamo bisogno di informazioni su questa ragazza e sul lupo morto che è stato ricoverato in ospedale.”
“Io e Liam andiamo a correre.”
“Ok, Owen. Nate?”
“Io rimango qui. Vai e sfogati con loro dopo la telefonata.”
“Grazie, non ci metterò molto. A tra poco.”
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