Kitabı oku: «La promessa sposa di Lammermoor, Tomo 2», sayfa 3
„ Ottimamente, Guglielmo! Preparatevi a partir subito, ma prima seguitemi; v'instruirò sulle cose da dirgli, quando lo avrete raggiunto. „
Uscì per dare queste particolari istruzioni al suo lavorante, nè increbbe alle due donne, e nemmeno al ministro, di vederlo allontanato.
„ Anche questa è una vaga idea, considerava mistress Lightbody. Mandare quel povero innocente ad inseguire un uomo armato! Come se non sapesse che il signor Caleb porta sempre con se una squarcina! „
„ Non so, disse alle due donne il ministro, se sia stata una cosa ben pensata il racconto che gli avete fatto. Può derivarne una briga, e non posso per dover di coscienza starmi dall'avvertirvi, che chi è cagione del male, lo sia pur anche per imprudenza, non può riguardarsi affatto innocente. „
„ Non v'inquietate di questo, sig. Bidebent, perchè non torna mai a conto il metter la mano tra il martello e l'incude. Io so come devo impastare il mio pane, e i ministri della Chiesa non hanno da mescolarsi nelle cose che accadono tra moglie e marito, tra madre e figli. Su via, Giovanna! imbandisci la tavola, e non si parli più di questa miseria. „
Si posero a mensa, e benchè la cena fosse men sontuosa di quanto erasi sperato, Girder avea ripigliato il suo buon umore e tutto si terminò in perfetta armonia fra le parti.
Intanto il primo lavorante del bottaio, montato sopra un eccellente cavallo, e incaricato di speciali ordini del suo padrone correva a briglia sciolta per raggiungere lo scorridore Caleb.
Il vecchio maggiordomo, ognun ben se lo immagina, non perdea tempo lungo la strada; e benchè per solito proclive a cianciare, e soprattutto a narrare vecchie storie ad onore e gloria della famiglia di Ravenswood, camminava in silenzio, a fine di arrivar più presto al castello; e si limitò solamente a far osservare al sig. Lockard, che avea ordinato alla moglie del provveditore del castello di dare in fretta alcune girate sullo spiede a quella salvaggina, perchè temea che, grazie allo spavento del fulmine che avea fatto dar volta a Misia il cervello, non si trovasse, al momento del loro arrivo alla torre, preparato un fuoco abbastanza vivace. Poi dopo inculcata in pochi cenni la necessità di arrivare il più presto possibile, mandava innanzi con tanta velocità il suo cavallo, che gli altri compagni duravano fatica a tenergli dietro.
Cominciava a credersi in sicuro da qualunque sorpresa, toccando già l'altura della collina che disgiungea Wolfcrag da Wolfhope, quando udì il lontano calpestio di un cavallo, e una voce che per intervalli gridava: „ Sig. Caleb, sig. Balderston, sig. Caleb Balderston, olà! Aspettatemi dunque. „
Ed era questa la cosa, ognuno lo crederà, che men di tutte Caleb avea intenzione di fare. Primieramente, finse di non intendere nulla, sostenendo sfacciatamente ai compagni, che quanto udivano era romor di vento. Poi non potendo più dar colpa al vento, capì che qualche contadino, e non ne vedeva il perchè, lo chiamava; ma non era un motivo che meritasse di rallentare il cammino per aspettare costui. Finalmente vedendosi allo istante di essere raggiunto da chi l'inseguiva, si arrestò d'improvviso, e vôlto in fronte, risolvè di difendere la sua preda con altrettanto coraggio quanta fu la destrezza che avea usata nell'involarla. Compostosi a formidabile atteggiamento, prese con entrambe le mani lo spiede, che, carico in quella guisa, potea ad un tempo prestargli ufizio di picca e di scudo, deliberato di morire anzichè cedere la sua conquista.
Qual fu la maraviglia del nostro Caleb, allorquando vide rimpetto a se il lavorante bottaio, che, in tuono affatto rispettoso e pacifico gli veniva incontro assicurandolo del dispiacere provato dal suo padrone per non essersi trovato in propria casa, quando il sig. Balderston gli fece l'onore d'una sua visita! dispiacere tanto più grande per non averlo potuto aver commensale al banchetto del battesimo di suo figlio. Di più, aggiunse il messaggero, che sapendo mastro Girder come nel castello del sere di Ravenswood si stessero illustri ospiti, per l'accoglimento dei quali mancò forse il tempo necessario ai convenevoli apparecchi, si prendea la libertà d'inviargli un picciolo bariletto di vino di Spagna e un altro di acquavite.
Ho letta in qualche luogo la storia d'un uomo che, inseguito da un orso spacciatosi della sua musoliera, e quasi raggiunto quando non avea più forza per correre, si volse per un consiglio della disperazione, alzando contro la bestia la canna. La medesima storia racconta, che all'aspetto di quello stromento, noto all'orso per lunga esperienza, l'istinto vinse, e l'animale alzatosi sulle zampe di dietro incominciò a ballare una sarabanda. La maraviglia dell'uomo che si aspettava di essere da un istante all'altro sbranato, e si vedea inopinatamente libero dal pericolo, pareggiò appena quella da cui fu compreso Caleb, in veggendo l'uomo che ei credea suo persecutore e pronto a contendergli coll'armi la preda, venire in vece con tutta la cortesia ad aumentarla. Cessò per altro di riguardare la cosa come un mistero, quando mastro Guglielmo, sceso da cavallo, ove stava appollaiato fra i due barili, gli disse all'orecchio: „ Se si potesse far qualche cosa… circa all'impiego vacante di Pietro Puncheon… Giberto Girder si comporterebbe in modo che il sere di Ravenswood non rimanesse scontento di lui, e anzi, il detto Giberto bramerebbe a questo proposito parlare col sig. Balderston, assicurandolo che, in quanto lo stesso riveritissimo sig. Balderston potesse desiderare, troverebbe il suo servo Girder docile, pieghevole più di una canna. „
Caleb assumendo in quel punto un contegno di dignità, diede all'oratore quella sola risposta, che narrasi essere stata famigliarissima a Luigi XIV, vedremo. E aggiunse forte, ad edificazione di Lockard: „ Il vostro padrone ha fatto il suo debito mandandomi addietro coll'opera vostra que' due barili, de' quali non avrei potuto caricare il mio palafreno; non mancherò di far nota questa sua attenzione al sere di Ravenswood. Intanto, il mio uomo, fate una cosa; avviatevi innanzi al castello; e se non trovaste alcun servitore, cosa da temersi, perchè basta ch'io m'allontani un istante, tutti coloro si mettono a correre i campi; dunque, se non trovaste servitori, ponete quelle robe nella stanza del portinaio, a mano destra della porta d'ingresso. Il portinaio veramente non ci sarà, perchè gli abbiamo data la permissione di andare a visitare certi suoi amici. In somma, è cosa probabile che non troviate con chi parlare. Ma ponete giù i barili, e basta così. „
Dopo ricevute queste istruzioni, maestro Guglielmo continuò la sua corsa, e lasciato il carico nella deserta stanza del portinaio, senza aver veduto nessuno, come gli venne pronosticato, tornò addietro; salutò civilmente, ripassando vicino ad essi, Caleb e i suoi compagni; indi giunto a Wolfhope rendè conto delle eseguite commissioni al padrone.
CAPITOLO IV
„ Qual sul confin d'autun l'aura brumale
„ Del verdeggiante onor spoglia le fronde;
„ I disegni del misero mortale
„ La possanza del ciel sperde e confonde. „
D'un anonimo.
Abbiamo lasciato Caleb Balderston ebbro di gioia pel buon successo che incontrarono gli artifizj da esso immaginati a salvamento dell'onore della famiglia di Ravenswood. Poichè ebbe collocate e ordinate con simmetria sulla credenza le diverse vivande che avea avuta la buona sorte di unire, rimase per un istante immobile, e come rapito in deliziosa estasi, contemplando il più sontuoso de' banchetti che si fossero da lui imbanditi a Wolfcrag, dopo la festa celebratasi all'occasione dei funerali del defunto Lord.
Il giubilo e la vanità soddisfatta faceano balzare il cuore del vecchio servo intantochè decorava la tavola di quercia d'una candida tovaglia, su la quale indi comparvero in bella mostra l'oca, le due anitre e gli altri camangiari; volgea nel tempo stesso e al padrone, e agli ospiti espressive occhiate, quasi rampognando ai medesimi la loro incredulità. Durante la sera, regalò Lockard di una lunga filza di storie, più o men vere, sull'antica grandezza dei baroni di Wolfcrag, e sull'autorità di cui per tutti quei dintorni godeano.
„ Sappiatelo, mio caro sig. Lockard, un vassallo osava appena dir suo un vitello, o un castrato, prima d'aver chiesto al sere di Ravenswood se gli fosse piaciuto accettarlo; non poteva ammogliarsi, se non otteneva prima il consenso del feudatario: su questo diritto anzi, come sopra altri, si raccontano mille piacevoli storielle. Ma quei bei tempi non sono più, esclamò sospirando Caleb; però, benchè l'autorità abbia perdute alcune delle sue prerogative, è sempre vero, e in parte avrete potuto convincervene da voi medesimo, sig. Lockard, è sempre vero, che noi altri, membri della famiglia di Ravenswood, facciamo il possibile per serbare in valore i nostri giusti privilegi, e per mantenere quei convenevoli vincoli, che vi debbono essere fra superiore e vassallo, e che sono ad ogni momento in maggior pericolo di rallentarsi per effetto della universale licenza, divenuta pur troppo predominante ai dì nostri. „
„ Ma ditemi, ve ne prego, sig. Balderston, gli abitanti del villaggio dipendente dalla torre, sono eglino generalmente persone, colle quali si possa trattare? Perchè devo confessarvi, che nel castello di Ravenswood, oggi giorno dominio del mio padrone, il lord Cancelliere, non avete lasciati, partendone voi, sudditi i più compiacenti e i più maneggevoli. „
„ Ah, Sig. Lockard! pensate che quella signoria ha cambiato di padroni; e l'antico potea sperar tutto da essi, nulla potrà cavarne il moderno. Son sempre stati, per dir la verità, inquieti e turbolenti que' sudditi di Ravenswood; figuratevi se sarà facile ad un feudatario, che questi non amano, il farli fare a suo modo, e, se arrivano una volta a cacciarsi il morso fra i denti, sfido il demonio a tenerli più in briglia. „
„ Per bacco! quand'è così, ripigliò a dire il sig. Lockard, credo che il migliore di tutti i partiti pel mio padrone sarebbe quello di stringere un buon contratto di nozze fra il giovine sere di Ravenswood, e la nostra non men giovine ed amabile padroncina. Ser Guglielmo potrebbe cucire alla veste della sposa l'antica vostra baronia; e abile e sapiente com'è, non tarderebbe, o in un modo, o in un altro, a procacciarsi un nuovo feudo non men ragguardevole. „
Crollò il capo Caleb. „ Dio tenga lontane da noi le cose cattive! ma un tal matrimonio!.. Se sapeste, sig. Lockard, vi sono certe antiche profezie intorno a questa famiglia!.. Mi tolga Dio di vederle adempite sul finir d'una vita, che è stata anche troppo spettatrice di brutti casi e disgrazie! „
„ Via! via! Mettete da un canto le predizioni e le profezie, disse a Balderston il suo nuovo amico; se questi due giovani arrivassero ad innamorarsi l'uno dell'altro, sarebbe una leggiadrissima coppia. Orsù! beviamo alla loro salute; son certo che mistress Misia ne farà compagnia. Non è egli vero, mistress Misia? Avvicinate il vostro bicchiere, che io ci versi del vino somministratoci dal compitissimo sig. Girder. „
Intantochè l'armonia e la gioia regnavano nella cucina, men gradevole sera non si trascorrea dalla brigata che stava nel salone a convito. Poichè il sere di Ravenswood ebbe presa la risoluzione di concedere al lord Cancelliere l'ospitalità, quale almeno poteva offerirla, si credette in obbligo di assumere un tuono sciolto ed aperto, e di mostrarsi allettato dalla visita che avea ricevuta. Ella è una osservazione confermata da molte esperienze, che chi si mette in mente di sostenere una data parte, conforma ad essa i sentimenti dell'animo, come se la naturale parte sua sostenesse. In meno d'una, o due ore, Ravenswood, maravigliandone egli stesso, si trovò nello stato d'un uomo, che, di tutta buona voglia e di cuore, facesse ogni sforzo per rendersi aggradevole ai proprj ospiti. A qual cagione attribuire un cambiamento così singolare? All'avvenenza di miss Asthon, all'amabile giocondità di questa donzella, alla nobile disinvoltura, con cui adattava il suo contegno ad una circostanza non priva di difficoltà? Ovvero al conversare gentile e pacifico del lord Cancelliere, fornito di quella seducente eloquenza che sa insinuarsi ne' cuori ed amicarseli? Noi non ci arroghiamo il decidere una tale quistione; ma forse entrambe le cagioni prevalevano sull'animo del giovine Edgardo.
Il lord Cancelliere, invecchiato nella politica, versatissimo in tutte le pratiche delle Corti e de' gabinetti, e che conosceva a fondo le più picciole particolarità degli avvenimenti a mano a mano accaduti nell'ultimo periodo del secolo decimosettimo, sapea parlare, giusta quanto avea veduto egli stesso, degli uomini e delle cose in guisa da conciliarsi indubitatamente l'attenzione di chiunque ascoltavalo; possedea in oltre la grand'arte di non dire mai una parola che potesse metterlo in qualche specie di obbligazione, e di farsi nondimeno credere l'uom più ingenue, e il men riservato di quanti fossero, a chi l'ascoltava. Laonde Ravenswood, ad onta delle sinistre preoccupazioni dell'animo suo e de' troppo fondati motivi che avea di risentimento contra lord Asthon, provava diletto e ad un tempo istruzione nell'udirlo; il Cancelliere intanto, così pien d'imbarazzo dianzi nel cercar fino i modi per darsi a conoscere, sfoggiava di tutta la facilità e l'eleganza al più facondo fra gli oratori addicevole.
La figlia del lord non era gran parlatrice, ma un grazioso sorriso le stava famigliarmente sul labbro, e le poche cose che ella dicea, spiravano soave dolcezza, e la indicavano studiosa di piacere e dilettare il quale studio, più che non lo avrebbe fatto una vivacità naturale di spirito, toccava le fibre del severo cuore di Ravenswood. Nè sfuggiva all'accorgimento del medesimo una delicata premura degli ospiti, per cui, in mezzo a quello stanzone vôto e peggio che disadorno, si vedea scopo ad attenzioni così rispettose, come se fosse circondato dallo splendore e dalla magnificenza che all'illustre sua nascita conveniva.
Parea non s'avvedessero che alcuna cosa ivi mancasse, o se qualche volta le osservazioni cadeano sul vôto di qualche cosa utile o aggradevole, era solamente per fare encomj alla solerzia del bravo Caleb nel ritrovare ripieghi. Se avveniva ancora che non sapessero rattenere un sorriso, non sapea questo nè d'ironia, nè d'ingiuria; era un sorriso di buon umore a cui aggiugnevano tosto qualche ben foggiato complimento per dare a divedere quanto stimassero il merito del generoso loro ospite, e quanto poco badassero alle privazioni cui costretti erano di adattarsi. Forse un tal qual sentimento d'orgoglio, in veggendo che i suoi pregi personali contrabbilanciavano tanti svantaggi della fortuna, non meno dei parlari del lord Cancelliere e dell'avvenenza di miss Lucia, disposero a più favorevoli impressioni il cuore di Ravenswood.
Giunse finalmente l'ora del riposo. La giovinetta e il padre della medesima si ritirarono ne' loro appartamenti decorati anche meglio di quello che si sarebbe potuto aspettare. É ben vero che, per ordinare men male le cose, Misia era stata aiutata da una commare del villaggio venuta alla torre, per appagare la sua curiosità e far raccolta di ciance da riportare, e che lo scaltro Caleb tenne in arresto arruolandola sotto i suoi ordini, e creandola aiutante di campo di Misia; laonde costei in vece di tornare al villaggio, descrivere l'abbigliamento della nobil donzella, e aggiungere mille comentarj su questa visita, mercè l'artifizio di Caleb, si trovò nella necessità di gareggiare di sollecitudine colla vecchia fantesca per allestire le stanze degli stranieri.
Giusta l'uso di quella età, il sere di Ravenswood accompagnò il lord Cancelliere fino nel suo appartamento, e li seguiva Caleb Balderston, il quale con tutta la formalità d'uom che tenesse fra le mani due bellissimi candelabri forniti di candide candele di cera, pose sulla tavola due candelacce di sevo, di cui si valeano i soli villani, collocate sopra due quadretti da ventola di stagno, che da lui vennero soprannomati candelieri. Fatto ciò, sparve; indi tornò ben presto con due fiaschi di terra, perchè la porcellana, diceva egli, era stata adoperata di rado dopo la morte di Milady. Uno di tali fiaschi contenea vino di Spagna, l'altro acquavite. Quanto al vin di Spagna, sostenne sfrontatamente, e senza pensare quanto fosse agevole cosa il convincerlo di impostura, che da vent'anni serbavasi nella cantina di Wolfcrag; „ l'acquavite poi, dicea, benchè a me non convenga il farne gli elogi alla presenza de' vostri Onori, è il liquor più prezioso di cui si sia mai sfoggiato in alcun banchetto; dolce come idromele; forte al paragon di Sansone; quella stessa appunto, che venne gustata in quel dì memorabile, quando il vecchio Mickletob fu ucciso sul pianerottolo della scala da Iamia di Ionklebrae per conseguenza di una disputa nella quale entrava di mezzo l'onore di lady Mairend, parente, dal lato di donne, della famiglia; nondimeno… „
„ Per abbreviare, sig. Caleb, lo interruppe il Cancelliere, vorreste farmi la finezza di darmi un po' d'acqua? „
„ Acqua! Tolga Dio che vostro Onore beva acqua in questa casa; sarebbe un disdoro, una vergogna per una famiglia sì illustre… „
„ Però, se tale è il desiderio di sua Signoria, soggiunse Edgardo sorridendo, parmi, Caleb, che vi ci potreste uniformare senza paura di far male; perchè o m'inganno, o non è gran tempo dacchè in questa casa si è bevuto acqua, e anche con profusione. „
„ Cioè… in somma, se Milord brama così, non vedo grande inconveniente… „ Partì Caleb, e tornò portando una tazza colma del desiderato elemento, e continuando il suo discorso: „ É ben vero, dicea, che un'acqua simile a quella dei pozzi di Wolfcrag non si trova in altri siti così facilmente. Nondimeno… „
„ Nondimeno, parmi ora che lasciamo gustare un po' di riposo al lord Cancelliere. „ Così il sere di Ravenswood interruppe l'eloquenza del suo maggiordomo, che fece un profondo inchino, e voltosi verso la porta, si accinse ad accompagnare il padrone.
Ma il lord Cancelliere impedì la partenza del suo ospite: „ Dovrei dire una parola al sere di Ravenswood, sig. Caleb; onde credo che vi dispenserà dall'aspettarlo. „
Caleb fece una reverenza anche più profonda della prima, e si ritirò, intantochè il suo padrone, pallido ed immobile, aspettava con molto imbarazzo la conclusione di un colloquio che dovea por termine ad una giornata di avvenimenti inaspettati feconda.
„ Sere di Ravenswood, gli disse in aria alquanto confusa ser Guglielmo Asthon; spero conosciate troppo bene la legge della religione cristiana per non permettere che il sole tramonti lasciando rancori nel vostro seno. „
Edgardo arrossendo gli rispose di non avere in tal sera motivi per praticare questo dovere che la religione prescrive.
„ Io osava appena lusingarmene, soggiunse l'ospite, dopo i varj argomenti di contesa e di alterazione, per cui il defunto vostro padre ed io non siamo stati che troppo discordi. „
„ Bramerei, Milord, soggiunse Ravenswood, preso da un'agitazione, che reprimeva a grande fatica, io bramerei che nulla d'allusivo a tali circostanze venisse rammemorato nella casa del padre mio. „
„ In tutt'altro momento, approverei la saggezza di una tale osservazione, sere di Ravenswood; ma ora è necessario che io mi spieghi senza riserva. Già ho sofferto anche troppo per prestarmi ad un rispetto umano, che mi rattenne dall'insistere con forza maggiore onde ottenere, cosa, da me domandata, è vero, più di una volta, un abboccamento personale col padre vostro. Se avessi vinto questo fatale riguardo, quante sventure e molestie ci saremmo risparmiati a vicenda! „
„ Mi ricordo (disse Ravenswood dopo avere meditato un istante); sì mi ricordo di avere udito dire da mio padre che la Signoria vostra avea proposto questo personale abboccamento. „
„ Proposto, amico mio! perchè, permettetemi di chiamarvi con questo nome. Certamente ch'io lo proposi. Ma non bastava; avrei dovuto sollecitarlo, implorarlo come una grazia; squarciare il velo che persone, il cui interesse era di vederci nemici, aveano steso fra noi; mostrarmi, come io lo era di fatto, pronto a sacrificargli una parte rilevante ancora de' miei diritti legittimi, per un riguardo ad affetti così naturali, lo riconosco di buon grado, come quelli che lo animavano. Ma posso dire a mia giustificazione, che se vostro padre ed io ci fossimo trovati insieme tanto tempo quanto la mia propizia fortuna mi ha permesso in tal giorno d'intertenermi in vostra compagnia, questo paese forse possederebbe tuttavia uno de' membri più rispettabili dell'antica sua Nobiltà, nè mi sarebbe toccato il cordoglio di separarmi per sempre con sentimenti nimichevoli da un uomo, del quale ho ammirato ed onorato sempre il carattere. „
E dicendo tali cose si portava il fazzoletto agli occhi; e lo stesso Ravenswood si sentiva commosso; ma stava silenzioso aspettando la conseguenza di queste straordinarie rivelazioni.
„ É giusto, è necessario che voi sappiate, continuava il lord Cancelliere, rimanere ancora molti articoli da regolarsi fra noi. Ho bensì consultata una Corte di giustizia per conoscere esattamente la estensione dei miei diritti legittimi; ma non è mai stata mia mente di farli valere oltre ai limiti prescritti dall'equità. „
„ Milord, mi sembra cosa molto superflua l'intertenersi più a lungo su tale argomento. Di tutto quello che la legge vi concede, di tutto quello che può ancora concedervi, non ne godete a quest'ora? Chi pensa a mettervi ostacolo? Nè mio padre, nè io, avremmo mai accettato nulla a titolo di favore. „
„ A titolo di favore! No; non m'intendete, o a meglio dire, non siete giureconsulto. Avvi certi diritti che sono validi dinanzi alla legge, e come tali riconosciuti, senza però che un uomo di onore voglia, o possa anche giovarsene con equità in tutti i casi. „
„ Me ne dispiace, Milord. „
„ Su via! voi parlate come un giovine avvocato, che, incapace di esaminare a mente fredda le cose, si accende senza motivo. Ascoltatemi, stimabile amico. Restano ancora, vel ripeto, molti articoli da dilucidarsi fra noi. Potete voi biasimare un vecchio amante della tranquillità e della pace se trovandosi nella casa di un nobile giovine, che ha salvato lui, che gli ha salvata da morte la figlia desidera ardentemente di definire in via amichevole, e colle norme de' principj i più liberali, tutti que' soggetti che lo teneano in divisione e in discordia colla famiglia del suo benefattore? „
Nel dir le quali cose, avea presa la mano di Edgardo, e stretta fra le proprie mani la tenea. Qualunque fosse la risoluzione che questi avesse precedentemente fermata nell'animo, gli era impossibile in sì fatto istante il non dare una risposta conforme ai desiderj dell'ospite; dopo la quale si disgiunsero rimettendo alla domane la continuazione di un tale colloquio.
Ravenswood corse a racchiudersi nel salone, ove dovea passare la notte, e per qualche tempo lo trascorse di un passo rapido e in aria agitata, non sapendo egli medesimo che cosa si facesse. Avea sotto il proprio tetto il suo mortale nemico; pure i moti che provava rispetto ad esso nel cuore, non erano quelli nè di un aperto avversario nè di un vero cristiano. Sentiva che pel primo di questi motivi avrebbe dovuto lasciar libera carriera alla vendetta; che il secondo imponevagli di perdonare; entrambe le cose gli sembravano del pari impossibili, e l'animo suo intanto lo rampognava di mettere in un vile e obbrobrioso bilancio l'ira contro il padre, l'amor per la figlia. Mandava imprecazioni a se medesimo continuando a far grandi passi per quello stanzone che rischiaravano di languida luce i raggi della luna al suo tramonto vicina, e gli avanzi del fuoco quasi consumato del tutto. Apriva e chiudeva violentemente le finestre graticciate di quella sala, come se abbisognasse or di respirare le fresche aure notturne, ora di escluderle affatto. Pur finalmente, calmatasi alquanto la smania in cui s'avvolgea, si gettò sulla scranna, che in quella notte per suo letto di riposo avea scelta.
„ S'egli è vero (dicea a se medesimo, quando per ultimo il turbine delle passioni ebbe dato luogo alla calma) s'egli è vero che quest'uomo non desideri nulla più di quanto la legge gli concede, se è pronto a restringere fra termini d'equità gli stessi diritti validi e riconosciuti, qual motivo mio padre poteva avere per lamentarsi di lui? Qual motivo ne avrei io medesimo? Quelli che tennero prima di noi i nostri antichi possedimenti, soggiacquero sotto la spada de' miei antenati, lasciando ai conquistatori i loro beni, i loro dominj; e noi soggiaciamo ora sotto la forza della legge, oggidì troppo possente, perchè veruna cosa possa resisterle. Entriamo dunque in parlamento cogli odierni vincitori, come se fossimo, senza speranza di soccorso, assediati nella nostra Fortezza. Forse quest'uomo è affatto diverso da quello ch'io mel figurava da prima; e sua figlia… Ma a questa ho deciso di non pensare. „
Avvoltosi nel suo mantello, cedè al bisogno della natura, sempre sognando Lucia Asthon, finchè i primi raggi del giorno penetrassero per traverso alle ferriate della finestra.