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Kitabı oku: «Acquazzoni in montagna: Commedia in due atti», sayfa 4

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ATTO SECONDO

(La stessa decorazione)

SCENA I

Garbini, Carletto e Steiger
GARBINI (entrando tutto fradicio di pioggia)

Ah! la buon'acqua! Carletto, del fuoco subito, una grossa fiammata, una fiammata enorme che bruci la casa. Ah! la buon'acqua. Ah! la buon'acqua!!

CARLETTO

Il signore non è salito al Monte Rosa?

GARBINI

No, no, non ci sono salito al Monte Rosa e non ci salirò mai, mai. Presto il fuoco, o divento un sorbetto! No, non ci sono salito al vostro Monte Rosa, al vostro maledetto, al vostro infernale Monte Rosa!

CARLETTO (che ha acceso il fuoco)

Ecco.

GARBINI

Ah! Ah! Ah! Dio ti ringrazio! Venite qui voi (a Steiger), fatevi asciugare.

STEIGER

Grazie (non si muove).

GARBINI

C'è posto per tutti due.

STEIGER

Non occorre.

GARBINI

Come non occorre? Se grondate come me…

STEIGER

Io la conosco l'acqua della montagna.

GARBINI

Oh! la conosco ancor io, e per bene (si guarda). Come farò a levarmi gli stivali! – Carletto…

CARLETTO

Mi comanda.

GARBINI

Dammi il mio alpenstok.

CARLETTO

Eccolo.

GARBINI

Questo è il simbolo dell'alpinismo, non è vero?

CARLETTO

Il simbolo?..

GARBINI

Sì, l'insegna, la divisa degli alpinisti.

CARLETTO

Ah! sissignore.

GARBINI

Bene, spezzalo in due.

CARLETTO

Ma…

GARBINI

Spezzalo in due col ginocchio, così… (fa il gesto).

CARLETTO

Se al signore non serve più…

GARBINI

Ne dubita! Ebbene?

CARLETTO

Ebbene, se volesse farmene un regalo…

GARBINI

Hai delle voglie…?

CARLETTO

Oh non signore! lo venderò a qualche turista.

GARBINI

Il mio bastone? Che abbia da essere complice di un'altra ascensione? Quanto lo venderesti?

CARLETTO

Una lira.

GARBINI

Tieni, sono due: rompilo.

CARLETTO

Grazie! (lo spezza). Così?

GARBINI

Sì, dammelo (mette i due pezzi sul fuoco). E così possa incenerirsi per sempre…

STEIGER

Se il signore desidera offrirmi un bicchiere di cognac…

GARBINI

Lo desidero, amico mio. – Carletto…

(Carletto cava da un armadio bottiglia e bicchierini)
GARBINI

E gli altri?

CARLETTO

Chi, gli altri?

GARBINI

Quei signori!

CARLETTO

Dormono.

GARBINI

Dormono! Hanno dormito, hanno riposato la notte intera, come prescrivono le leggi della natura! Che ore sono? (guarda). Le otto: ho camminato sei ore!

STEIGER (bevendo)

A quest'ora saremmo al secondo piano del ghiacciaio.

GARBINI

Ah sì?.. e poi negano la Provvidenza!

STEIGER

A mezza strada dal Lyskamm.

GARBINI

Che bella cosa non esserci!

CARLETTO

Il signore si è lasciato impaurire per un po' di piova.

GARBINI

Impaurire no… me l'ha tolta la paura. Amico mio! Quanto ho benedetta quell'acqua! alle prime goccie ho ordinato il front indietro. Si era appena arrivati sul ghiacciaio. Non ho il rimorso d'essermi bagnato un solo capello nell'andata… l'ho pigliata sì, ma nel ritorno.

STEIGER

Il signore non è del Club Alpino?

GARBINI

No, sarò il fondatore d'un club per la pianura.

STEIGER

È una cosa che segue tutti i giorni in montagna. È piovuto mezz'ora, e di nuovo il sole.

CARLETTO

Anche ieri sera un acquazzone.

GARBINI

L'ho sentito da stare in letto.

CARLETTO

Non tutti all'albergo possono dire altrettanto.

GARBINI

Cioè?

CARLETTO

Qualcheduno l'ha pigliata.

GARBINI

L'acqua di ieri sera? Chi?

CARLETTO

Una signora ed un signore.

GARBINI

Chi sono questi miei colleghi? Dimmelo, dimmelo.

CARLETTO

La signora non l'ho ravvisata; l'ho veduta stando in cucina che entrava correndo, e la si è chiusa in camera.

GARBINI

Diamine! E il signore è entrato con lei?

CARLETTO

Dieci minuti dopo; ma in uno stato…!

GARBINI

E l'hai ravvisato, lui?

CARLETTO

Il signor Baldassarre.

GARBINI

Davvero? A che ora?

CARLETTO

Alle otto e mezzo.

GARBINI

Diamine!

STEIGER

Il signore non comanda altro?

GARBINI

No, altro.

STEIGER

Il signore capisce che ho perduta la giornata. Ho ricusato due inglesi.

GARBINI

Mi muto d'abito, e poi torno ed accomoderemo.

STEIGER

Sissignore.

GARBINI

Tieni, Carletto; il vestito ce l'ho da cambiarmi, ma il cappello è uno solo; fallo seccare (glie lo dà).

CARLETTO

C'è un forno apposta, e in dieci minuti…

GARBINI

Bravo! – Ah! dacchè gli altri sono anche a letto, non dire nulla della mia spedizione.

CARLETTO

Che non abbiano a riderne.

GARBINI

Sei intelligente. Dirai che non mi sono svegliato in tempo.

CARLETTO

Stia tranquillo (Garbini entra in camera).

SCENA II

Steiger, Carletto, poi Baldassarre
STEIGER

Di che paese è quella marmotta?

CARLETTO

Chi lo sa?

STEIGER

Dev'essere uno spiantato.

CARLETTO

Perchè?

STEIGER

Perchè è un lusso da gran signore quello di rompersi la testa (per partire).

CARLETTO

Non ne avranno di bisogno. – Dove vai?

STEIGER

All'altro albergo a pescare inglesi.

CARLETTO

Quelli l'arrischiano la testa.

STEIGER

Come se non l'avessero. – Oh bada, vien gente.

CARLETTO

To' portami giù al forno il cappello del tuo alpinista; io devo badare qui.

STEIGER

Bene (via).

BALDASSARRE (entrando)

Carletto?

CARLETTO

Mi comandi.

BALDASSARRE

Dormono tutti ancora?

CARLETTO

Nessuno ha dato segno di vita.

BALDASSARRE (da sè)

Non vorrei che ne avesse sofferto.

CARLETTO

Il signore ha dormito bene?

BALDASSARRE

Benissimo.

CARLETTO

Buono, eh, il letto? (maliziosamente).

BALDASSARRE

Oh! perchè mi guardi così, e ridi?

CARLETTO

Io rido?

BALDASSARRE

Sì, tu, e mi secchi.

CARLETTO

Dopo l'umido di ieri sera…

BALDASSARRE

Di'?.. mi pare che hai dello spirito.

SCENA III

Livia e detti
BALDASSARRE
(appena la vede le si avvicina con galanteria)

Oh! ben levata?

LIVIA

E lei?

BALDASSARRE

Benissimo.

LIVIA

Ho fatto tardi, ma quel tempaccio…

BALDASSARRE

È vero.

CARLETTO (da sè)

Che fosse lei… la… (s'accosta).

BALDASSARRE

Che fai lì?

CARLETTO

Metto ordine.

BALDASSARRE

Va via.

CARLETTO

Ma…

BALDASSARRE

Levi tanta polvere.

CARLETTO

Se non spazzolo.

BALDASSARRE

Andiamo… quando dico…

CARLETTO

Sissignore. (uscendo, fra sè) Era lei. (via).

BALDASSARRE

Ha dormito bene?

LIVIA

Un sonno solo.

BALDASSARRE

Non le ha dato fastidio quell'umidaccio?

LIVIA

Oh le stanze sono riparate bene. – E lei? Come è stato contento della sua serata di ieri?

BALDASSARRE

Me lo domanda! Ho maledetto il tempo… ma…

LIVIA

Ha preso acqua?

BALDASSARRE

Oh molta!

LIVIA (da sè)

Chissà com'è andata? (forte) Diceva che ha maledetto il tempo, ma…

BALDASSARRE

Ma ho benedetto il genere umano!

LIVIA

Grazie per quel che me ne tocca. – Dunque in complesso?

BALDASSARRE

In complesso spero… che… il primo passo… chiami il secondo.

(Livia lo guarda sorpresa)

È sempre intenzionata di partire oggi?

LIVIA

No, domani o dopo.

BALDASSARRE

Grazie!

LIVIA

Ma…

BALDASSARRE

Ed io spero che… quanto era disposta a concedermi ieri… non vorrà negarmelo…

LIVIA

Oh! la stia tranquillo. Quanto era disposta a concederle ieri, non glielo negherò mai!

BALDASSARRE

Avevo una tal paura che ne avesse sofferto…!

LIVIA

Sofferto?..

SCENA IV

Garbini e detti
GARBINI

Buon giorno, signora Livia.

BALDASSARRE

Garbini! non sei partito!

GARBINI

Non mi hanno svegliato in tempo.

BALDASSARRE

L'avrei giurato.

LIVIA (fra sè)

Oh come è andata? (forte) E la signora Emilia?

BALDASSARRE

Si sta vestendo, credo. Non mi ha lasciato entrare in camera sua.

GARBINI

Le è passato il mal di testa?

BALDASSARRE

Credo di sì.

LIVIA

Vuol dire che si potrà fare la nostra solita passeggiata.

GARBINI

C'è un freddo…!

BALDASSARRE

Che ne sai tu?

GARBINI

Mi sono affacciato alla finestra vestendomi.

LIVIA

Bisognerà coprirsi per andar fuori?

GARBINI

Oh sì, molto.

LIVIA

Vado a mettermi il mantello.

BALDASSARRE

Vuole che…

LIVIA

No, faccio in un momento. (via).