Kitabı oku: «La promessa sposa di Lammermoor, Tomo 2», sayfa 5
CAPITOLO VI
Meco di tal messaggio non vi prendete sdegno;
Per piacere all'amico, ne presi sol l'impegno.
Consolatevi poi, ch'io son uom giusto, e ho l'arte
Di tener, se fa d'uopo, per l'una e l'altra parte,
Il re che non è re. Commedia.
Avea ripresa gran parte del suo tetro umore il sere di Ravenswood, quando rivide alla domane il lord Cancelliere. Dicemmo come il primo avesse trascorsa meditando quasi tutta la notte, e con quanto stento un tardo sonno venisse a chiudergli le palpebre. Troppo forte lotta moveano in quell'animo i sentimenti che quasi, a malgrado di lui, verso Lucia Asthon lo trasportavano, e l'odio giurato da sì lungo tempo al padre della donzella. Stringere amichevolmente la mano del nemico di sua famiglia, accoglierlo in propria casa, riceverne e rendergli in contraccambio i consueti ufizj della urbanità, usar seco famigliarmente, erano ai suoi occhi altrettanti atti d'invilimento, ai quali non potea sottomettersi senza che l'orgoglio suo nel rampognasse.
Ma il diaccio era rotto, e ser Guglielmo avea risoluto di non permettere che le parti di questo diaccio si tornassero ad aggregare. Il nostro lord avea divisato di confondere tutte le idee del suo ospite, e di stordirlo in tal qual modo, porgendogli in termini tecnici un'avviluppata spiegazione de' motivi delle differenze insorte fra le due famiglie. Pensava, nè senza qualche fondamento, che un giovinetto terrebbe dietro a fatica ad un accorto giureconsulto per tutti gli andrivieni del labirinto forense, e che facendo egli mostra di volergli dilucidare le cose, avrebbe raddoppiate le tenebre fra le quali l'altro avvolgeasi, e diminuita forse in questo la confidenza che trar potesse dalla giustizia della causa. „ Così, ragionava fra se medesimo il lord Cancelliere, avrò il vantaggio di trattar seco, in apparenza, con aperta franchezza e senza riserve, nè gli lascerò il campo di profittare delle cose che gli dirò. „
Prima della colezione, trasse dunque in disparte il sere di Ravenswood, e avendolo condotto verso il vano di una finestra, ripigliò il filo del discorso la sera innanzi interrotto, esprimendo la speranza che il suo novello amico vorrebbe armarsi di un po' di sofferenza per ascoltare una specifica e circostanziata narrazione degli sfortunati motivi, da cui erano nati gli sgradevoli dispareri, durati, con suo gran dolore, fra lui e l'onorevole padre dell'attuale suo ospite. All'udire un tale proposito si accese, come bragia, il volto del sere di Ravenswood; però tacque. Laonde ser Guglielmo Asthon, benchè poco soddisfatto di un tale sintomo di scontento, che all'accortezza di lui non isfuggì, incominciò la storia da un prestito di ventimila marchi fatto dal padre suo al padre dell'ascoltatore, e stava indicandogli partitamente le vie legali, per cui una tal ragguardevole somma era divenuta debitum fundi, allor quando Edgardo così l'interruppe.
„ Non qui io posso ascoltare la spiegazione, che ser Guglielmo Asthon può volermi porgere sopra un tal genere di affari. Questo è il castello ove mio padre morì di amarezza, nè è luogo in cui mi piaccia rintracciare la cagione vera delle sue sciagure. Potrei non ricordarmi più che i doveri della pietà filiale, e dimenticare quelli della ospitalità. Verrà il momento per trattare questo soggetto, e in sito più convenevole, e dinanzi a persone, la presenza delle quali procuri ad entrambi la libertà di parlare e la necessità di ascoltare. „
„ Il luogo, il tempo e le persone, il lord Cancelliere soggiunse, sono cose indifferenti per coloro che non cercano altro fuorchè la giustizia. Però offerendomi io stesso a darvi tutte le convenevoli spiegazioni, mi parrebbe giusto, che per parte vostra mi porgeste qualche schiarimento sui motivi pe' quali credete esservi luogo ad una revisione sì clamorosa sopra decisioni emanate da quelle corti di giustizia che sole erano competenti a profferirle. „
„ Ser Guglielmo Asthon, rispose con qualche calore il sere di Ravenswood, i dominj che voi occupate ora, erano stati conceduti dai nostri re ai miei antenati, come guiderdone de' servigi che questi aveano prestato difendendo la loro patria contro l'invasione degl'Inglesi. Come siano usciti dalle nostre mani per una sequela di transazioni che non furono nè amichevoli vendite, nè aggiudicazioni giuridiche, nè ipoteche, ma che offrono un miscuglio inconcepibile di tutte le ridette cose; come i frutti siansi accumulati al capitale al punto di vedersi dileguare i nostri fondi come neve che si liquefà ai raggi ardenti del sole; è quanto voi potete intendere più facilmente di me. Nondimeno, attesa la condotta franca che avete usata meco, sono propenso a credere di potermi essere ingannato nell'apprezzare il vostro carattere; e che quanto forse è sembrato giusto e retto ad un giureconsulto istrutto e giudizioso, come voi siete, siasi mostrato in aspetto d'ingiustizia e oppressione alla mente di un uomo ignaro, come son io, in tal genere di affari. „
„ E permettetemi di aggiugnere, mio caro sere di Ravenswood, continuò lo scaltrito Cancelliere, che ancora per parte mia sono stato ingiusto nel giudicarvi. Vi avevano dipinto ai miei occhi come un giovane altero, impetuoso, inconsiderato; pronto ad ogni menoma provocazione, a gettare la vostra sciabola nella bilancia della giustizia per aumentare il peso delle ragioni che potessero campeggiare a vostro favore; preparato sempre a ricorrere a quegli atti di violenza, a quelle vie di fatto che una saggia politica e un'amministrazione proteggitrice, da ben molti anni, più non permettono nella Scozia. Se dunque ci eravamo entrambi ingannati nel giudicarci, perchè il giovane leale ricuserebbe di ascoltare una spiegazione ingenua che il vecchio giureconsulto brama di porgergli su quegli articoli di contrasto che hanno tenuto in discordia le due famiglie? „
„ Questo non mai, Milord! Se una tale spiegazione debbe seguire, vuol essere fatta dinanzi agli Stati della nazione, dinanzi alla Corte suprema del Parlamento. Spetta ai Baroni, ai Cavalieri, ai Lôrdi e Pari della Scozia il decidere, se una casa, che non è delle men nobili di questo regno, debba trovarsi spogliata di tutti i suoi possedimenti, a guisa di un miserabile giornaliero che perde il pegno posto fra le mani di un usuraio, poichè ha lasciata trascorrere l'ora per riscattarlo. Se i diritti del creditore verranno riconosciuti legittimi, se la legge può toglierci tutti i beni che tenevamo a titolo di ricompense gloriose dai nostri sovrani, questo esempio sarà forse funesto per la posterità de' miei medesimi giudici; ma saprò consolarmi: la mia spada mi rimarrà, e mi sarà lecito seguire la professione dell'armi liberamente, e dovunque ascolterò squillar d'una tromba. „
Mentre pronunziava con tuono fermo, e nondimeno malinconico, queste parole, sollevò gli occhi che si scontrarono in quelli di Lucia Asthon, sopravvenuta durante quel colloquio, senza ch'egli se ne fosse avveduto. Gli sguardi di lei si fisavano su Ravenswood in aria di premura e di ammirazione ch'ella non cercava già di nascondere. Il contegno nobile, i lineamenti espressivi di Edgardo, animati dall'orgoglio della nascita e dal sentimento interno del suo decoro, il suono grato e significante della sua voce, la dignitosa rassegnazione colla quale parea sopportasse l'indigenza a cui si vedea ridotto, l'intrepidezza onde considerava, come sfidandolo, l'avvenire, erano altrettante particolarità che ne rendeano pericolosa la presenza ad una donzella, anche troppo propensa ad abbandonarsi a ricordanze, delle quali era egli lo scopo principale. Nell'atto che gli occhi loro si incontrarono, arrossirono entrambi, come paurosi di non poter celare la commozione straordinaria che li comprendea; poi chinarono gli sguardi a terra quasi per impedir loro di nuovamente incontrarsi.
Non mancò ser Guglielmo di esaminare le espressioni delle loro fisonomie con grande attenzione – „ Non ho bisogno di temere nè appellazione, nè Parlamento; allora pensò. Ho sempre una via sicura di riconciliarmi con questo giovane inesperto, se mi divenisse mai formidabile. Ma intanto, e prima di tutto, abbiamo cura di non ci innoltrare di troppo, e di non avventurarci nella menoma cosa. Ha morduto l'amo; non bisogna affrettarsi tanto a tirare la lenza, per potere tagliare il filo, e lasciare il pesce nell'acqua, se non vale l'incomodo di ritirarlo. „
In questo calcolo che un crudele egoismo inspirava, e fondato su i sintomi di amore, che credea ravvisare in Ravenswood verso Lucia, il Cancelliere non valutava quai cordogli potesse preparare alla propria figlia, col rendere in sì fatta guisa gli affetti della medesima strumento del paterno interesse; e parea non si ricordasse quanto sia il pericolo di alimentare nel cuore di una giovinetta una passione amorosa, quasi che egli fosse padrone a suo grado di eccitarla e di estinguerla. Ma il fuoco amoroso non è simile a quello di una candela; e la Previdenza apparecchiava una terribile punizione a cotest'uomo, la cui vita intera venne trascorsa nel cercare di rendere utili ai proprj fini le passioni degli altri.
Venne allora Caleb Balderston ad annunziare che era presta la colezione, genere di pasto in que' tempi più sostanzioso che ai nostri giorni; e in quel momento potè esserlo anche nella torre di Wolfcrag, perchè gli avanzi della cena non erano tanto scarsi. Non dimenticò il nostro maggiordomo di offerire con tutte le cerimonie d'uso al lord Cancelliere, ciò che chiamavasi la bevanda del mattino, entro una grande scodella di peltro ornata di foglie di petrosemolo, scusandosi se non si era servito della grande tazza d'argento del suo padrone. „ Ma, soggiunse, è nelle mani di un orefice di Edimburgo, cui la spedimmo per farla dorare. „
„ Di fatto è probabile, soggiunse Ravenswood sorridendo, che stia ad Edimburgo; ma in casa poi di chi si trovi, e a qual uso serva, è quanto nè voi, nè io possiamo sapere. „
„ Quel che non posso sapere è questo; si fece a dire con un po' di mal umore Caleb. Trovasi alla porta della torre un uomo che brama parlare a milord Ravenswood. Vostro Onore solamente può sapere, se lo voglia ricevere. „
„ Sai che cosa egli desideri? „
„ Dice che dee spiegarsi unicamente con vostra Signoria. Ma prima di farlo entrare, vorrei mi faceste la grazia di metter l'occhio allo sportello per guatarne la fisonomia. Questo castello non è un'osteria aperta ad ogni sorte di gente. „
„ Non temeresti già che fosse un ufiziale della curia venuto ad arrestarmi per debiti? „
„ Un ufizial della curia! Nel vostro castello! e per arrestarvi! Ma vostro Onore questa mattina è ben in voglia di ridere a spese del povero Caleb. Che che ne sia (disse all'orecchio del padrone, mentre usciva della stanza in sua compagnia), guardatelo bene sinchè sta di fuori. Non vorrei pregiudicare a nessuno nell'animo di vostro Onore, ma è un uomo di sì cattiva fisonomia che ci penserei più di una volta prima di lasciarlo introdur nella torre. „
Non era però un ufizial della curia, ma niente meno che il rispettabile capitano Craigengelt, col naso più rosso di una barbabietola, mercè l'acquavite che aveva abbondantemente tracannata; con un cappello gallonato, e un po' vôlto alla brusca sulla sua negra parrucca, sciabola al fianco, pistole agli arcioni della sella del suo cavallo, vestito di un abito da caccia usato e guernito di vecchi galloni; vera effigie d'un di que' tali che incontrando di notte tempo, ed in qualche angolo spartato di strada un viaggiatore son pronti a volgergli il complimento o la borsa, o la vita!
Poichè il sere di Ravenswood lo ebbe riconosciuto, fece aprire la porta, e ricevendolo nel cortile: „ Suppongo, gli disse, capitano, che gli affari da regolare fra noi non sieno sì rilevanti da non potere venire discussi anche qui. In questo momento ho compagnia nel castello, e il modo con cui, non è molto, ci siam separati, fa le mie scuse, se non v'invito a salire. „
Benchè una delle primarie prerogative di Craigengelt fosse la sfrontatezza, un ricevimento sì poco lusinghiero lo sconcertò alquanto. Ciò nullameno ricomponendosi tostamente: „ Non son qui venuto rispose, per chiedere ospitalità al sere di Ravenswood. Adempisco una onorevole commissione affidatami da un amico, senza un tale motivo, il sere di Ravenswood non mi vedrebbe nel suo castello. „
„ Ebbene, signore, spicciamoci in poche parole. Sarà questa la migliore delle apologie. Qual è la fortunata persona che può impiegarvi come esecutore delle sue commissioni? „
„ Il mio amico, il sig. Hayston di Bucklaw (rispose Craigengelt col tuono di uom d'importanza, e fatto baldanzoso dal noto valore del cavaliere che di quel messaggio avevalo incaricato). Il prefato sig. di Bucklaw, persuaso di non essere stato trattato da voi con que' riguardi che gli si competeano, ha risoluto di volerne soddisfazione. Vi porto la misura esatta della lunghezza della sua spada, e v'intimo di trovarvi dentr'oggi, con un patrino, e con armi eguali, in quel luogo che vi piacerà scegliere ed indicarmi, distante un miglio da questo castello. Come patrino di Bucklaw, mi vedrete al suo fianco. „
„ Soddisfazione! armi eguali! (sclamò Ravenswood, il quale, come il leggitore dee ricordarsene, non aveva alcun motivo per credere di avere offeso Bucklaw, nè poco, nè assai). In fede mia, capitano Craigengelt, o voi avete inventata la più inverisimile fra quante falsità si sieno mai immaginate, o la vostra bevanda della mattina è stata oggi anche più copiosa del solito. Qual ragione avrebbe potuto indurre Bucklaw a spedirmi un tale messaggio? „
„ La ragione, ecco quanto sono incaricato di rispondere a questa inchiesta, è l'insulto che gli avete usato escludendolo, senza addurgliene i motivi, dalla vostra casa. „
„ Questo è impossibile. Non potea Bucklaw essere sì matto da considerare come insulto ciò che fu conseguenza di una forzata necessità; nè so poi indurmi a credere, che conoscendo il mio modo di pensare sulla vostra persona, avesse scelto per questa commissione un tale, che ha sì pochi diritti alla pubblica stima. Capitano! dove troverei un uom d'onore che volesse essere patrino in un duello insieme con voi? „
„ Sì pochi diritti alla pubblica stima! (ripetè Craigengelt portando la mano alla sciabola). Giuro al cielo! Se l'affare col mio amico non dovesse prima d'ogn'altro essere terminato, vi farei ben vedere io! „
„ Non ho bisogno d'ascoltare altri discorsi da voi, capitano. Avete udita la mia risposta; fatemi il piacere di ritirarvi. „
„ Vivadio! Replicò il gradasso. E si riduce qui la risposta che fate ad un messaggio d'onore? „
„ Se il sig. di Bucklaw vi ha veramente affidata questa deputazione, cosa che stento a credere, ditegli che, quando si varrà, per inviarmi messaggi, di una persona degna di star di mezzo fra lui e me, gli darò tutti gli schiarimenti che si convengono ad un uomo d'onore. „
„ Almeno, signore, vi piacerà farmi consegnare tutti gli equipaggi che il mio amico ha lasciati nel vostro castello? „
„ Tutto quello che Bucklaw può averci lasciato, glielo restituirò valendomi del mio servo, e a voi non consegnerò nulla, perchè le vostre parole non sono un buon mallevadore delle commissioni che vantate. „
„ Benissimo, mio signore! (esclamò Craigengelt trasportato dalla collera oltre i limiti della sua ordinaria prudenza). Non si può negare che m'avete ricevuto molto incivilmente questa mattina. Ma l'obbrobrio ne ricadrà sopra di voi, non addosso a me. Un castello! (continuò, guardandosi d'attorno), e si chiama questo un castello? Somiglia piuttosto ad una di quelle sospette casupole ove si ricevono i viaggiatori per poi svaligiarli! „
„ Temerario cialtrone! (gridò Ravenswood, afferrando la briglia del cavallo di Craigengelt, e alzando sovr'esso il bastone). Se tu non parti subito, senza profferire una sillaba, ti bastonerò finchè tu sia morto. „
Vedendo che nello stesso tempo il bastone gli stava sopra le spalle, Craigengelt non si lasciò intimar la partenza una seconda volta, e per fare girar più presto il cavallo, gli diè una sì forte spronata, che l'animale impennandosi quasi lo gettò giù di sella. Giunse nondimeno a mantenervisi, e correndo di gran galoppo disparve.
Mentre Ravenswood si accingeva a rientrare in casa, vide alla porta del vestibolo il lord Cancelliere, che, tenendosi però alla distanza prescritta dalla civiltà, era stato spettatore di tale scena.
„ Son sicuro, disse ser Guglielmo, di aver veduto, non è gran tempo, quell'uomo; non si chiama Craig… Craigen…? „
„ Craigengelt, terminò Ravenswood. Almeno è il nome che adesso si dà. „
„ Craig in pericolo, Craig all'aria (esclamò Caleb, giocando sulla parola craig, che in lingua scozzese vuol dir collo). Quel mariuolo ha la forca impressa sopra la fronte, e, ci scommetterei due soldi e un plack4, il canape che gli dee filar la cravatta, è già seminato. „
„ Voi siete buon fisonomista, il mio caro sig. Caleb, soggiunse sorridendo il lord Cancelliere, e v'assicuro che questo degno galantuomo, è stato lì lì per avverare il vostro pronostico; perchè mi ricordo ottimamente che, in una delle mie gite ad Edimburgo, saranno circa quindici giorni, vidi questo sig. Craigengelt, o… il nome non fa, soggiacere ad un interrogatorio severissimo dinanzi al Consiglio privato. „
„ Quale ne era l'argomento? „ Chiese il sere di Ravenswood con qualche premura.
La risposta che affaceasi a tale interrogazione, conducea un colloquio al quale il lord Cancelliere era bramosissimo di venire, nè potea capitargliene migliore occasione. Presosi sotto il braccio Edgardo, e traendolo seco verso il salone: „ Questo affare, gli disse, non rileva di per se stesso; nondimeno non ve ne posso parlare che in segreto. „
Giunti al salone, condusse il sere di Ravenswood presso ad una finestra situata ad una estremità di quella stanza: nè miss Asthon che trovavasi all'altra, osò, come ognuno può credere, cambiar di luogo per entrare a parte di quel parlamento.
CAPITOLO VII
„ Non nomarmi un tal padre. Ei d'amar dice
„ La propria figlia; ma al timor che il preme,
„ A stolta ambizïone, a sete d'oro,
„ Tiranne del suo cor, pronto saria,
„ Senza rimorso, ad immolar la figlia;
„ E se a placar dell'oceâno l'ira
„ Cotal ostia valesse, ei di sua mano
„ La getteria nel tempestoso flutto. „
D'un anonimo.
Il lord Cancelliere incominciò il discorso con aria di grandissima disinvoltura, benchè non si dimenticasse di esaminare con molta attenzione l'effetto che le sue parole farebbero sul giovine Ravenswood.
„ Voi sapete, giovane amico, gli diceva, che la diffidenza è una malattia naturale de' tempi a' quali viviamo, e che essa espone il più virtuoso e saggio uomo a lasciarsi ingannare dagli artifizj del primo impigliatore. Se, qualche tempo fa, avessi avuto un animo facilmente aperto ai sospetti, se fossi stato quello scaltrito politico qual m'hanno dipinto ai vostri occhi, invece di starvene oggi tranquillissimo nella vostra torre, e libero pienamente di sollecitare e procedere contro di me a vostro grado per far valere le vostre pretensioni, vi trovereste chiuso nel castello di Edimburgo, o in qualche altra prigione di Stato, a meno che non vi fosse riuscito di fuggire in un paese straniero, a rischio d'una confiscazione de' beni che vi rimangono. „
„ Son persuaso, Milord, che non vogliate scherzare sopra un soggetto così rilevante; eppure, duro fatica a credere che mi parliate sul serio. „
„ L'innocenza è sempre piena di buona fede, e talvolta la spinge fino alla presunzione, presunzione però, in questo caso, molto scusabile. „
„ Non intendo, Milord, come la fiducia che un uomo ha nella propria innocenza, possa mai meritarsi il titolo di presunzione. „
„ Può essere almeno qualificata come imprudenza, perchè ne trae in errore col farci credere che le cose, debbano comparire agli occhi degli altri, tali quali le crediamo in nostra coscienza. Perciò, ho veduto qualche malvagio difendersi assai meglio che non lo avrebbe fatto, in eguali circostanze, un onest'uomo calunniosamente accusato. Il reo, non avendo a sostegno il sentimento della propria innocenza, tien conto di tutti i vantaggi che gli concede la legge, e se ha per avvocato un uomo d'ingegno, arriva spesse volte a costringere i suoi giudici a dichiararlo innocente. Mi ricordo a tal proposito il famoso affare di ser Cooly Condiddle condotto ai tribunali per una prevaricazione che tutto il mondo sapeva essere reale. I giudici nondimeno furono costretti ad assolverlo; ed egli, divenuto in appresso giudice, sentenziò molti, assai più onesti di lui. „
„ Milord, mi permetterebbe di pregarlo a tornare sull'argomento che si trattava prima? Mi dicevate, se non m'inganno, che erano nati in voi alcuni sospetti contro di me. „
„ Sospetti, sere di Ravenswood! Sì, dunque, sospetti, e… se le ho qui, come credo… posso farvene vedere le prove. „
Tirato indi il campanello, mandò per Lockard, che quasi subito giunse.
„ Lockard, portatemi quella cartella serrata a chiave… quella cartella che vi comandai custodire con tanta premura. M'intendete? „
„ Sì, Milord, „ rispose Lockard, uscendo immediatamente per eseguire gli ordini del suo padrone.
„ Gli scritti de' quali parlo, ci si dovrebber trovare, continuò il lord Cancelliere. Mi sembra almeno di averli lasciati in quella cartella, dove racchiusi altri documenti, per esaminagli nel tempo della mia dimora presso lord Littlebrain. Se però non fossero lì, son ben certo che gli avrò lasciati al castello di Ravenswood, e se il mio amico acconsentisse a farmi l'onore… „
Tornato in quel momento Lockard, presentò al padrone la cartella di marocchino verde, di cui ser Guglielmo avea la chiave presso di se. Ne trasse, facendo mostra di cercar molto, due o tre scritti che si riferivano alle cose accadute nel tempo delle esequie di lord Ravenswood, e a quanto in quella occasione erasi dallo stesso lord Guglielmo operato a favore del giovine erede. Gli avea scelti accuratamente fra molti altri, come atti ad eccitare, senza appagarla, la curiosità che Edgardo dovea naturalmente avere a tale proposito, e per provargli come avesse per lui sostenuta dinanzi al Consiglio privato la parte di avvocato e di pacificatore.
Lasciando queste carte fra le mani di Edgardo, affinchè le esaminasse, il lord Cancelliere si accostò alla tavola già imbandita, ed entrò in colloquj, parte colla figlia, parte col vecchio Caleb, il cui risentimento contro l'uomo, da lui chiamato l'usurpatore dei dominj della famiglia di Ravenswood, incominciava a mitigarsi, atteso il tuono di famigliarità con cui questi si degnava parlargli.
Dopo aver letti tali scritti, il sere di Ravenswood rimase alcuni istanti col fronte appoggiato ad una mano, e come immerso in profonda meditazione. Li rilesse indi ancora più attentamente, quasi volesse scoprire dentro essi un qualche segreto disegno che la prima lettura non gli avesse potuto chiarire. Sembra nondimeno che la seconda lo confermasse nell'opinione da prima concetta, perchè abbandonando immantinente il luogo ove era rimasto in disparte, e accostatosi al lord Cancelliere, lo prese per la mano, e stringendola forte, gli domandò per più riprese perdono di avere così sinistramente giudicato di lui, e di essersi ben anche fatto colpevole di una ingiustizia nel momento in cui aveva, senza saperlo, il proteggitore della sua persona, il difensor del suo onore nel lord Cancelliere di Scozia.
Lo scaltro uomo di Stato lo ascoltò da prima con artifiziosa e ben sostenuta sorpresa, indi con tutte le dimostrazioni della più leale cordialità. I begli occhi azzurri di Lucia si bagnarono di lagrime all'aspetto di una scena commovente al pari che inaspettata. Mirare il sere di Ravenswood, poc'anzi così altero e riserbato, e nel quale sino a quel momento ella avea ravvisato l'offeso, supplicare il creduto offensore; vedere nella persona implorata il proprio padre, era un cambiamento che oltrepassava tutte le sue speranze, un cambiamento che la colmava di giubilo e di maraviglia.
„ Rasciuga gli occhi, o Lucia, le dicea ser Guglielmo. É forse una ragione di piangere, perchè v'ha chi ravvisa che tuo padre, per aver trascorsi tutti i labirinti del fôro, non è men giusto ed uomo d'onore? Voi non mi dovete ringraziamenti (si volse indi ad Edgardo) quanto ho fatto per voi, lo avreste fatto per me, trovandovi nella mia situazione. Suum cuique tribuito era la massima dei giureconsulti romani, e studiando Giustiniano io l'ho imparata. Poi, non mi avete forse centuplicatamente ricompensato col salvar la vita della mia cara figlia? „
„ Ah! (rispose Ravenswood, continuando ad accusare se stesso) il debole servigio ch'io vi prestai fu soltanto un atto d'istinto, prodotto dall'impulso del momento; mai voi, prendendo le mie difese, allorchè conoscevate le preoccupazioni dell'animo mio contro di voi e sapendomi così propenso ad essere vostro nemico, voi deste una prova eroica d'animo dilicato e generoso. „
„ Ebbene! soggiunse il lord Cancelliere, ognun di noi si è comportato, come naturalmente dovea, avuto riguardo alla sua situazione e al suo carattere; voi da giovine un po' inconsiderato, io da vecchio maturo, da illibato giudice. Probabilmente non ci sarebbe stato possibile lo scambiarci le parti. Almeno quanto a me sarei stato un assai cattivo toreador nella caccia del toro, e voi, giovine amico, a malgrado della bontà della vostra causa, dinanzi al Consiglio privato, l'avreste patrocinata peggio di me. „
„ Oh generoso amico! „ Edgardo esclamò, contraccambiando per la prima volta il Cancelliere d'un titolo, di cui questi aveagli largheggiato, e concedendo al suo antico avversario intera confidenza sopra di un cuore, entro il quale l'onore non regnava men dell'orgoglio. Il giovine di Ravenswood era bensì di un'indole riservata, pertinace, irascibile, ma giusto e leale ad un tempo, e le antiche odiosità, comunque profondamente radicate nell'animo suo, doveano per ultimo cedere alle congiunte forze dell'amore e della gratitudine. I vezzi reali della figlia, e i supposti servigi, che il padre ostentava di avergli prestati, sbandirono dalla memoria di Edgardo il solenne voto di vendetta giurato alle ceneri paterne nella notte successiva ai funerali di lord Ravenswood. Ma questo voto nei libri del destino fu registrato.
Caleb, presente a tale scena straordinaria, non potea attribuirle altra origine che una lega di parentado conclusa fra le due famiglie, e la restituzione, siccome dote di miss Asthon, del castello di Ravenswood e delle sue pertenenze ai loro antichi padroni. Quanto a Lucia, allorchè Edgardo le volse ferventissime scuse sull'apparenza di freddezza che nell'atto del primo accoglimento avea manifestata, versò di nuovo alcune lagrime, lasciando fra mezzo ad esse scorgere soavissimo sorriso; e senza far forza di sorte alcuna per ritirare la mano che Edgardo fra le sue si era presa; potè appena, con voce interrotta da varj teneri affetti, assicurarlo del giubilo in essa prodotto dal vedere questa compiuta riconciliazione fra il padre suo e l'uomo che le avea salvata la vita.
Il Cancelliere medesimo fu per un momento commosso e compreso da sentimenti insoliti in esso all'aspetto della generosità istantanea e priva di clausole, con cui il sere di Ravenswood l'antica inimicizia abbiurava, e gli chiedea, senza titubare, perdono dell'ingiustizia commessa verso di lui. Gli scintillarono gli occhi in fisandoli sopra due giovinetti che pareano fatti uno per l'altro, e già dai vincoli di un segreto amore congiunti. Pensò a qual grado di elevatezza potrebbe pervenire l'ultimo rampollo dei Ravenswood, fornito di carattere cavalleresco ed intraprendente, e sostenuto da nobiltà di natali e da coraggio, i quali vantaggi al lord Cancelliere mancavano. E Lucia, la prediletta sua figlia, non parea nata per trovare la felicità in braccio ad uno sposo di tanto pregio? Già la riguardava siccome una tenera vite, che per innalzare verso il cielo i suoi rami abbisogna d'un vigoroso olmo che le serva d'appoggio. Vi fu quindi un istante in cui considerò l'unione di questi due giovani, possibile non solo, ma da augurarsi; e solamente in appresso la sua immaginazione sgomentì alla men ridente prospettiva offertagli e dalla povertà attuale di Ravenswood, e dalla preveduta impossibilità che a tali nozze acconsentisse la inesorabile lady Asthon.
Certamente il senso straordinario di benevolenza e di commozione, da cui lasciato erasi un istante sorprendere il lord Cancelliere, contribuì più d'altra cosa ad incoraggiare tacitamente lo scambievole affetto che già fondava radice nei cuori di Edgardo e di Lucia, e ad indurre ne' due amanti la persuasione, che il padre sarebbe stato lieto delle lor nozze. Sembrò ch'egli medesimo riconoscesse di poi una tal verità, perchè, lungo tempo dopo la catastrofe che compiè il destino di questi due amanti, fu inteso più di una volta ripetere la massima di non dar mai trionfo al sentimento sull'intelletto; e provava egli la sua tesi coll'esempio di se medesimo, che ad un istante di tal debolezza dovette la maggiore fra le sciagure della sua vita. Se il sentimento che egli si rimproverò più tardi come fallo, ebbe breve durata, certamente fu lunga e severa la punizione che lo seguì.
Dopo alcuni istanti di silenzio, il Cancelliere ripigliò la parola. „ Nella maraviglia sorta in voi dal trovarmi men cattivo di quanto avevate supposto, vi siete dimenticato d'una curiosità dimostratami intorno a quel Craigengelt. Sappiate che anche al proposito di costui, è venuto in campo il vostro nome. „
„ Lo sciagurato! esclamò Ravenswood; non ebbi con esso che una lega momentanea; ed è però vero: non dovrei averne avuto di sorte alcuna. Ma che cosa potè dire di me? „
„ Quanto avrebbe bastato per mettere sospetti in alcuni de' nostri grandi personaggi, che affezionati con esagerazione al Governo, han sempre in pronto i partiti violenti ad ogni ombra, o ad ogni denunzia di un mercenario delatore. Alcune sciocchezze sopra una intenzione supposta in voi di prender servigio o sotto il re di Francia, o sotto il Pretendente, non so qual dei due; ma uno de' vostri migliori amici, il marchese di Athol, ed un uomo che credevate vostro accanito nemico, e che avrebbe forse avuto qualche interesse nel mostrarsi tale, non credettero a colui, ed assunsero le vostre difese. „